Sassolungo, rallenta l’iter per la tutela dell’Unesco

Il Gruppo dovrebbe, come primo passo, essere incluso nel Parco Naturale Sciliar


di Ezio Danieli


SANTA CRISTINA. Il consiglio comunale di Santa Cristina, nella sua ultima riunione, ha trattato anche il problema, di stretta attualità viste le pressioni che stanno venendo dalla Fondazione Dolomiti, per l’inserimento del Sassolungo nel patrimonio Unesco conferito alle Dolomiti. In risposta alla domanda a riguardo presentata dalla lista civica è stato detto che il Comune di Santa Cristina sostiene fermamente la proposta dell’inserimento del Gruppo del Sassolungo nel patrimonio Unesco. Quale primo passo è prevista l’inclusione della zona nel Parco Naturale Sciliar (con rispettivo cambio di denominazione).

Attualmente, però, le procedure si sono rallentate, visto che alcuni proprietari di terreni e agricoltori del Comune di Castelrotto si stanno opponendo all’iniziativa. L’inserimento nel patrimonio Unesco pare, pertanto, ancora condizionata ad una serie di pareri che potrebbe compromettere l’inserimento del Gruppo del Sassolungo nel patrimonio Unesco. In consiglio s'è parlato anche del collegamento sciistico S.Cristina – Monte Pana e Monte Pana - Saltria. La lista civica ha posto alcuni quesiti in merito allo stato del progetto di spostamento dell’impianto di risalita S. Cristina – Monte Pana nonché in merito all’idea di realizzazione di un nuovo impianto di risalita tra Monte Pana e Saltria.ù

Per quanto riguarda il primo impianto, il sindaco ha spiegato che tra il concessionario ed il Comune ci sono state varie trattative. L’amministrazione comunale ritiene che un collegamento attraente tra S. Cristina ed il Monte Pana sia di primaria importanza anche per ridurre il traffico di automezzi. La chiusura totale della strada Monte Pana non viene, invece, ritenuta realistica. Per questo motivo il Comune non ha ancora fatto alcuna concessione al proprietario dell’impianto. Sempre in merito all’assetto montano della zona, in aula consiliare, s’è discusso anche del collegamento con un impianto a fune che, da anni è fortemente contestato. In risposta alle rispettive domande è stato chiarito che negli ultimi tempi l’idea dell’impianto non ha avuto ulteriori sviluppi.

La bozza del “Masterplan” per la Val Gardena – elaborata alcuni anni fa – prevede un collegamento fra il Monte Pana e l’Alpe di Siusi, senza però specificare di quale tipo. In ogni caso, fino a quando non sarà rifatto l’impianto di risalita S. Cristina -Monte Pana, è ancora prematuro parlare di un nuovo impianto che prosegue fino a Saltria. Per questo motivo la questione è completamente aperta e nessuna decisione è stata presa. Per quanto riguarda il rinnovo della concessione per derivare acque per la centrale idroelettrica della Gherdëina Ronda La lista civica, durante il consiglio, ha chiesto delucidazioni circa il rinnovo della concessione di derivazione di acque in favore della Gherdëina Ronda Spa che ha permesso un aumento della portata d’acqua.

Nonostante il Comune avesse inoltrato la domanda all’Ufficio Provinciale Elettrificazione non ha ancora avuto alcuna risposta. Il Comune di S. Cristina (insieme a quello di Selva) ha avviato nuove trattative con la Gherdëina Ronda, per modificare il contratto intercorrente con quest’ultima. In base a tale contratto la società privata è tenuta a versare al Comune di S. Cristina il 15% degli utili. È intenzione delle parti modificare questo punto del contratto, prevedendo il versamento di un importo fisso.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità