Schianto all’alba a Firmian L’auto è rubata, il ladro fugge

Bolzano. La sveglia, per gli abitanti dei palazzi attorno a via Mozart, nel quartiere Firmian, è suonata assai presto, ieri, per essere una giornata festiva. Attorno alle 6.40, infatti, il rumore di...



Bolzano. La sveglia, per gli abitanti dei palazzi attorno a via Mozart, nel quartiere Firmian, è suonata assai presto, ieri, per essere una giornata festiva. Attorno alle 6.40, infatti, il rumore di uno schianto proveniente dalla strada ha buttato molti giù dal letto. Ma cos’era successo? Un Bmw X3 si era schiantato contro una colonna in metallo, in prossimità dell’incrocio con via Sordo. A rendere l’episodio particolare, però, era stato il comportamento dell’uomo al volante che, dopo il violento impatto, era saltato giù dal suv e se l’era data a gambe. Perché fosse fuggito, lo hanno capito, poco dopo, i carabinieri, chiamati da alcuni residenti. Ai militari è bastato un rapido sguardo alle targhe del mezzo per capire che erano state alterate con del nastro adesivo nero. Pochi istanti dopo, con i militari dell’Arma ancora sul posto, alla centrale dei carabinieri della compagnia di Merano è arrivata la telefonata di un ragazzo di Lana che segnalava il furto della sua Bmw X3. A quel punto, tutti i tasselli del puzzle sono andati al loro posto. L’uomo fuggito dopo essere finito contro la grande colonna metallica era il ladro che, poco prima, s’era impossessato della lussuosa vettura. Il tempo di modificare la targa, per evitare di incappare in controlli e passare inosservato sotto gli obiettivi delle telecamere ormai sparsi un po’ ovunque, e poi via, chissà con quale destinazione. Ma siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi, il ladro aveva perso il controllo della Bmw (come ci sia riuscito non è chiaro perché, in quel punto, la velocità non può certo essere sostenuta) ed era stato costretto ad abbandonare il prezioso bottino. Prezioso perché, di solito, macchine come le Bmw o di altri marchi prestigiosi, vengono rubate, smontate e poi i pezzi rivenduti come ricambi sul mercato nero. Intanto, le indagini dei carabinieri sull’episodio proseguono.













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