BOLZANO. Incredulità e sgomento a Bolzano per la scomparsa di Stefano Bilato, 62 anni, bolzanino, architetto conosciutissimo in città, vittima dell’incidente stradale di ieri pomeriggio attorno alle 16, in piazza Verdi.

La sua bici è finita contro un’altra e l’impatto è stato violentissimo. Bilato purtroppo è morto sul colpo.

«Una persona gentile. Un uomo onesto e di grande cultura». Chi conosceva Stefano Bilato, ieri sera, non aveva gran voglia di parlare. Tutti accomunati da un incredulo sgomento, come colpiti al volto da un violento pugno che non hanno visto arrivare. Ed erano in tanti a conoscere e stimare Stefano.

Contitolare dello studio di architettura Promatek, al civico 14 di via della Rena, insieme ai colleghi Italo Nardi e Marco De Biasi, aveva realizzato una lunga serie di progetti per privati e per l’ente pubblico.

Da tempo, al fianco dell’archistar Boris Podrecca, aveva lavorato al piano di riqualificazione dell’areale.

Lunghissimo l’elenco di progetti che Bilato e la Promatek hanno realizzato e coordinato in provincia e anche fuori.

Tra questi gli alloggi per la Coop Airone a Salorno. Vivace e poliedrico, anni fa aveva gestito, in via San Quirino, con cinque amici, l’enoteca “L’ultimo giro”. Solo per passione.

«Era un intenditore – commenta sconvolto Giorgio Seppi, uno dei compagni di quell’avventura – con un ottimo palato. Avevamo gestito l’enoteca dal 1997 al 2000 e lui era molto esperto di vini piemontesi. Era davvero una splendida persona. Ma ora mi mancano le parole».

«Ci eravamo visti solo pochi giorni fa – ricorda Mauro Vecchiati, capogruppo del Gruppo Alpini di Gries, del cui direttivo Bilato era membro – e proprio non riesco a credere a quanto accaduto. Era una persona di grande signorilità, ma questo non gli impediva di essere un compagnone. Cordiale e simpatico, era sempre pronto a rimboccarsi le maniche e lavorare». Bilato, che abitava in piazza Matteotti, lascia la moglie una figlia.