Scontro sulla formazione dei migranti
Botta e risposta tra Urzì e Tommasini sulla competenza dei centri linguistici assegnata ad Achammer
BOLZANO. Botta e risposta tra Alessandro Urzì e Christian Tommasini sulle competenze della scuola italiana. Il consigliere di Alto Adige nel cuore parla di riduzione dei poteri, l’assessore replica «clamorosa cantonata». Secondo Urzì, «Tommasini si è lasciato scippare la competenza degli istituti italiani dell’unità “migrazione”, responsabile dell’organizzazione e della formazione di studenti con background migratorio. Stando a una delibera della giunta provinciale del 12 dicembre, la competenza sarebbe stata assegnata alla direzione Formazione e istruzione in lingua tedesca. E’ la prima volta che accade che la gestione di competenze specifiche e in questo caso decisamente particolare riguardanti scuole italiane di ogni ordine e grado sia assegnata alla direzione tedesca invece che a quella del relativo gruppo linguistico interessato». Questa la replica irritata di Tommasini: «Urzi non sa, non ricorda o fa finta di non sapere che la funzione di formazione e sostegno agli alunni con background migratorio è gestita da più di 10 anni dai Centri Linguistici della Provincia, allocati per competenza all’assessore alla Scuola tedesca, che è assessore anche all’immigrazione. Questa funzione è stata gestita sempre in accordo con tutte e tre le intendenze. Sono cose che un amministratore di vecchia data come Urzi sarebbe tenuto a conoscere. Come Achammer è assessore all’immigrazione e coordina le politiche di inclusione con la collaborazione di tutti, io sono assessore all’edilizia scolastica per tutti e tre i gruppi linguistici. Urzì cita una delibera recente, perché è in atto la riorganizzazione delle intendenze».