Scooter a fuoco, fiamme in balcone 

È bastata una scintilla e la moto è finita in cenere. Il rogo si è levato alto ed è arrivato al primo piano


di Paolo Tagliente


BOLZANO. Uno scooter è andato a fuoco ieri pomeriggio in viale Europa 72 e le fiamme, che si sono levate altissime, insieme ad un denso fumo nero, hanno lambito la facciata del palazzo, bruciato e liquefatto il rivestimento in plastica del balcone al primo piano. Tutto è successo in pochi istanti.

Il proprietario del motorino - un Nipponia 125 del 2011 - ha passato dei gran brutti momenti e li ha fatti passare al condominio. Ecco il suo racconto.

«Il mio scooter era fermo da molto tempo ed ho provato ad avviarlo ma non riuscivo a farlo ripartire». Prova una volta, due, tre... «Ad un certo punto ho sentito un forte odore di benzina e ho visto una fiammata. É successo tutto in pochi secondi, neanche il tempo di reagire e le fiamme si sono levate altissime. Non sapevo più cosa fare».

A dargli una mano, per evitare che prendesse fuoco anche la macchina che si trovava a lato, sono intervenute altre persone. «Sì, per fortuna mi hanno aiutato. Anzi le voglio ringraziare perchè hanno avuto coraggio e prontezza di riflessi. Lo scooter - continua a raccontare - quando si è incendiato era parcheggiato vicino ad un’auto, se non mi avessero aiutato a spostarlo molto probabilmente sarebbe bruciata anche quella». Nessuno si aspettava che le fiamme che avevano avvolto il motorino, spostato al centro della stradina che porta al parcheggio interno al condominio, avrebbero liquefatto la sbarra d’entrata e bruciato parte della copertura di plastica del primo piano. Il proprietario del balcone annerito e bruciato per metà - Nini De Marchi - ha cercato di aiutare a spegnere le fiamme prima che arrivassero i pompieri. «Sono veneziano, nelle vene mi scorre il sangue dei dogi - racconta - e non mi sono certo perso d’animo. Mi hanno suonato al campanello... Nini... mi hanno detto, esci e butta dell’acqua. Io sono uscito ma come facevo a buttare acqua, ce ne voleva a secchiate, comunque ho fatto la mia parte. E poi ho visto il balcone!». Nel frattempo sono arrivati i vigili del fuoco con l’autobotte che hanno spento le fiamme. De Marchi ha fatto la conta dei danni del balcone: «Il fuoco ed il calore mi hanno rovinato anche la cassapanca che tenevo fuori, mentre parte del rivestimento di plastica del parapetto è andato distrutto». Ancora sotto shock il proprietario dello scooter che si è trovato a fronteggiare una situazione inaspettata. «Non mi aspettavo tutto quel fuoco, quelle fiamme, quel fumo nero... è stato impressionante. Ho avuto paura di guai peggiori».

In attesa che arrivassero i pompieri, si è ricordato che nel bagagliaio dell’auto aveva delle bottigliette d’acqua. «Certo, il mio contributo è stato limitato, ma ho versato tutta l’acqua che potevo per spegnere l’incendio». Del motorino resta poco più che uno scheletro, sul quale è stato poggiato il casco ancora integro. Un pomeriggio movimentato anche per i passanti che si sono fermati ad assistere alla scena.

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