Scuola: i genitori danno i voti ai prof

Distribuito negli istituti un questionario sulla qualità dei docenti e il clima interno


Francesca Gonzato


BOLZANO. Questa volta la pagella la riceveranno insegnanti e scuole. E' stato distribuito in un gruppo di 26 scuole in Alto Adige, utilizzate come campione, un questionario che sonderà il grado di soddisfazione verso struttura, personale, rapporti interni, clima. In realtà i questionari sono diversi, con domande formulate per docenti, studenti e genitori.

Il progetto coinvolge l'assessorato alla scuola italiana guidato da Christian Tommasini, la Sovrintendenza guidata da Nicoletta Minnei, la consulta provinciale dei genitori, il comitato provinciale di valutazione per la qualità del sistema scolastico e la Lub. Una iniziativa che ha provocato malumori, tanto che diverse persone si sono rifiutate di compilare il questionario. C'è chi, da parte dei docenti, critica un sistema di valutazione affidato a fogli sì anonimi, che però sono stati consegnati e restituiti nelle scuole, imbustati istituto per istituto.

E se i docenti di una scuola dovessero essere bocciati senza appello dalle famiglie? Anche i genitori si sono fatti sentire. «Perché devo mettermi in cattedra e giudicare?». Altri invece apprezzano l'obiettivo di sondare eventuali malesseri su rapporti con docenti e non docenti, fenomeni di bullismo o discriminazione razziale. Il termine di consegna dei questionari è scaduto a fine anno e inizierà ora l'elaborazione dei dati.

L'indagine ha coinvolto 26 scuole di ogni ordine, scegliendo un guppo di classi per ogni istituto. Il progetto era stato presentato in una riunione in cui era stato sottolineato che l'obiettivo è verificare cosa batte nel cuore delle scuole altoatesine, con una particolare attenzione al «clima», al grado di accoglienza, collaborazione e comprensione reciproca. Ai docenti ad esempio è stato chiesto, con grado di valutazione 1-10 (da niente a moltissimo), quanto li soddisfi la scuola, quanto sia buono il rapporto con i colleghi, gli alunni i genitori e il personale non docente. Tra le altre domande, anche se la scuola è un «luogo piacevole» e se rispetta le diverse caratteristiche.

Tra le domende poste invece a genitori e studenti si chiede quanto sia buono il rapporto con insegnanti, dirigente scolastico, altri genitori. Vi sono ragazzi, viene chiesto, che trattano male compagni e compagne, o mancano di rispetto ai professori e al personale non docente? E ancora, «gli studenti si rispettano tra di loro, maschi, femmine, ragazzi di altri Paesi e di altre religioni?». Sempre su questo tema, viene chiesto quanto gli studenti imparino a scuola a risolvere i conflitti e le situazioni problematiche.

Molte le domande che riguardano gli insegnanti. Il questionario sonda quanto indirizzano gli studenti a comportarsi in modo responsabile, quanto incoraggiano gli studenti ad essere creativi, a pensare in modo autonomo, se aiutano i ragazzi in difficoltà, se trattano tutti gli alunni in modo equo. Tornando invece al rapporto tra ragazzi, si cerca di sapere in quale misura hanno un comportamento aggressivo a livello verbale e fisico. Ai genitori viene chiesto quanto la scuola soddisfi le aspettative della famiglia e se a loro avviso nell'istituto vi sono «regole chiare, esplicite, ben comprensibili di gestione e di organizzazione».

Alla riunione di presentazione erano presenti numerosi docenti scelti come referenti per la salute nelle rispettive direzioni didattiche. Si attendono ora i risultati e la fotografia della scuola altoatesina.

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