«Scuola Josef Wenter Quel nome va tolto, collaborò coi nazisti»

La richiesta di Azione antifascista alle autorità scolastiche Lo scrittore austriaco fu anche iscritto al partito hitleriano


di Simone Facchini


MERANO. Se i nomi delle scuole hanno importanza, e ce l'hanno, allora è tempo che quel Josef Wenter abbinato cinquant'anni fa alle medie in lingua tedesca dello school village sparisca. A rispolverare il tema è l'Antifa (azione antifascista) Merano, invocando un intervento per modificare la denominazione dell'istituto, intitolato allo scrittore e drammaturgo austriaco che fu iscritto al partito nazionalsocialista e collaborò con i nazisti.

"Weg mit Wenter" è lo slogan scelto dall'Antifa per l'iniziativa. La scuola è associata al noto autore dall'autunno 1964, mezzo secolo tondo: «Il problema, secondo quanto asseriva sette anni fa l'ex direttore Oswald Kuntner, si sarebbe risolto da solo con la fusione delle scuole. Il nome sarebbe scomparso. Sette anni dopo, nulla è cambiato». Una prima manifestazione della campagna s'è materializzata sabato scorso sulla tribuna della palestra di via Wolf in occasione della partita di calcio a cinque del Bubi Merano in cui la tifoseria, intersecata con il movimento Antifa, ha esposto uno striscione.

Ora l'azione del gruppo, nato nel 2006 con lo scopo di opporsi attivamente all'estremismo di destra in Alto Adige, si sta divulgando attraverso i social media con un messaggio in cui si denuncia poca accortezza anche da parte di tutte quelle schiere che si impegnano per la rimozione dei relitti fascisti.

«Ma i nomi delle scuole sono particolarmente importante perché non solo possiedono una rilevanza di matrice rappresentativa bensì anche una natura pedagogica per le future generazioni», ancora l'Antifa richiama inoltre l'attenzione sulla penombra da cui sbucò l'intitolazione. Oltre a Josef Wenter, secondo la ricostruzione, in lizza in quei primi anni Sessanta c'erano i nomi di Michael Pacher, Karl Wolf e Franz Innerhofer.

Pacher ottenne il maggior numero di preferenze sopravanzando Wenter. Ciò malgrado la scuola fu intitolata a quest'ultimo e il Comune di Merano avallò. Senza che nessuno, prima di alcuni anni fa, sollevasse la questione. C'è invece un precedente non remoto di un istituto altoatesino che cambiò nome per analoghe ragioni.

Negli anni Novanta montò il dibattito sul liceo di Bolzano intitolato a Raimund von Klebelsberg, geologo fortemente compromesso col nazismo.

Nel 2000 l'istituto divorziò da quel nome. Stando ai “dieci motivi per la modifiche del nome delle scuole Wenter” snocciolati dall'Antifa, a parità di trattamento le medie meranesi dovrebbero seguire la stessa strada. Magari cercando un nome che susciti condivisione, come per esempio accaduto in tempi recenti con l'intitolazione ad Alex Langer della scuola di Firmian a Bolzano, nome che unisce i due gruppi linguistici.

Oppure a Merano con la scelta di Gandhi, figura universale, per le superiori (Itc più licei) italiane. Che si trovano nello stesso polo scolastico delle Wenter, in via Wolf. Tanto vicini di casa, quanto lontani nel pensiero.













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