Scuola media a Maia Alta, famiglie contro il Comune

I genitori degli alunni critici sullo svanito trasloco delle classi all’ex Maiense In un’assemblea hanno ideato varie proteste: dal corteo alla lezione in piazza


di Giuseppe Rossi


MERANO. Arrabbiati, indispettiti dal comportamento del sindaco Paul Rösch e dell'assessore Stefan Frötscher, ma soprattutto pronti a organizzare clamorose manifestazioni di protesta. I genitori degli alunni che frequentano la scuola media «Obermais» di via Cavour sono pronti a preparare un pacchetto regalo per la giunta comunale di quelli bollenti. L'altra sera, nel corso di una animata assemblea pubblica è stato organizzato il piano di battaglia. A esporsi pubblicamente è il presidente del consiglio d'istituto Hans Karl Pichler. “I genitori dei ragazzi che frequentano la scuola media sono arrabbiati, sorpresi e spazientiti. Quello che sembrava ormai a portata di mano, ovvero il trasloco dal prossimo settembre all'ex convitto Maiense, di colpo è svanito”.

A maggio sindaco e assessore alla scuola cosa vi avevano detto?

«Che tutto era a posto, che il trasloco si sarebbe fatto. Ma non solo a maggio, anche il 4 ottobre ci hanno ripetuto la stessa cosa».

E poi cosa è accaduto?

«Che evidentemente non sono andati fino in fondo con la trattativa e ora tutto è rimasto teoria».

Signor Pichler, ma è solo colpa del Comune?

«Lei penso si riferisca alle suore e alla società che amministra i loro beni. Vista la loro responsabilità sociale, un po' di colpa è anche loro, ma fino a un certo punto».

Perché la pensa così?

«Perché persone vicine alle suore mi hanno detto che loro sono disposte ad affittare l'ex Maiense, ovvio il prezzo va trattato, a venderlo o a permutare l'immobile».

Ma allora dove sta il problema?

«Il Comune temporeggia e non decide, ma soprattutto perde tempo prezioso».

L'altra sera in assemblea avete deciso qualche iniziativa clamorosa?

«Abbiamo previsto una serie di iniziative per non far spegnere i riflettori sulla nostra situazione difficile».

A quali iniziative state pensando?

«Da un corteo che parta da Maia Alta e arrivi in Comune a una lezione con tanto di banchi, cattedra e lavagna in piazza Fontana. Ma anche a una consegna particolare dei disegni e delle letterine scritte dai ragazzi e dirette al sindaco».

Iniziative dimostrative, insomma.

«Non solo. Abbiamo genitori che sono ingegneri, esperti di antincendio e sicurezza. Metteremo in luce tutte le carenze dell'edificio scolastico».

I soldi che vuole la Sandplatz srl per affittare il Maiense sono troppi, non crede?

«Tutto è relativo a mio avviso. Sull'affitto bisogna trattare e il milione e 200 mila euro di lavori necessari per un edificio da utilizzare almeno dieci anni non credo siano così tanti. Quanto spenderemo per i 700 anni di Merano? Non credo molto meno. Questione di priorità e di volontà».

L'ex Maiense potrebbe essere una soluzione definitiva per la scuola media Obermais?

«A mio avviso no. Una soluzione a medio termine sì. Noi dobbiamo continuare a puntare sull'ex ospedale Böhler».

Perché la pensa così signor Pichler?

«Parto da un dato. Le scuole elementari Von Gilm sono state costruite ormai più di dieci anni fa per ospitare dieci classi. Oggi di classi ce ne sono quindici e aumenteranno ancora. Le ore palestra sono ormai insufficienti, piano piano dovranno lasciare le associazioni sportive che la usano il pomeriggio per fare spazio agli alunni. Alle scuole medie i ragazzi sono oggi 190 e nei prossimi due anni scolastici ci saranno altre due classi da aprire. I progetti di edilizia residenziale a Maia Alta continuano a spuntare. Vuole che continui?»

Di questo passo anche l'ex Maiense non basterà?

«Appunto, ecco perché il Comune deve avere una soluzione a medio termine, l'ex Maiense, e una a lunga scadenza, il Böhler».













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