BOLZANO. Tecnicamente si chiamano sospensioni di giudizio, e sono una valanga. Su 6.310 alunni scrutinati a giugno alle scuole superiori di lingua italiana dell’Alto Adige, compresi gli istituti paritari, ben 1.107 ragazzi sono stati rimandati. Ossia, oltre un sesto. Cui si aggiungono i 1.388 studenti rimandati delle scuole di lingua tedesca. La classe più colpita è la prima, con un totale di 345 rimandati, non a settembre come un tempo, bensì ad agosto, visto che gli esami di riparazione sono iniziati lunedì 27 e termineranno venerdì 31 agosto. Una buona quota delle sospensioni di giudizio, come precisa la sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei, «riguarda le lingue e le cosiddette materie di indirizzo, troppe per poter fornire un quadro altamente significativo in poche frasi». La maggior parte delle sospensioni riguarda le classi prime. In totale, circa il 50% degli studenti deve riparare soltanto una materia. La logica della sospensione, precisa la sovrintendente, non è punitiva bensì formativa. Si tratta di un approfondimento, e anche o forse soprattutto, specie per i ragazzi delle prime classi, di una presa di coscienza: «Ci si deve adattare alla nuova realtà scolastica». Anche Minnei ne è convinta: «Mi augurerei che trascorressero l’estate altrove, anziché sui libri». Epperò, sono ancora in tanti a non capirlo in tempo. I dati diffusi dell’assessorato alla scuola comunque «sono in miglioramento rispetto all’anno scorso».

Più rimandati ai licei che altrove (457 contro i 348 degli istituti tecnici e i 302 di quelli professionali), più sospensioni di giudizio in prima (345) rispetto alle altre classi. Ben 204 studenti devono riparare tre materie, solo 5 quattro materie.