Seggio Pd con la Boschi Bufera sul Circolo Stampa 

Le primarie. In un tweet la foto della deputata con l’insegna del sindacato dei giornalisti Il caso diventa nazionale. Bloccate le iniziative esterne nella sala di via dei Vanga



BOLZANO. Galeotta fu la fotografia e la protagonista, di rilievo nazionale, Maria Elena Boschi. La fotografia ha fatto il giro d’Italia ed è scoppiato un caso altrettanto nazionale. Gran polemica sul seggio per le primarie del Pd allestito domenica al Circolo della Stampa di via dei Vanga 22. Risultato, il sindacato giornalisti chiude le porte del circolo a tutte le iniziative esterne. Con polemiche interne al sindacato stesso.

Non era la prima volta che il Pd chiedeva di utilizzare quegli spazi, come altri partiti e associazioni. Quella sala è uno dei luoghi più utilizzati per dibattiti e presentazioni di libri.

Ma domenica c’è scappato l’incidente. Maria Elena Boschi, iscritta al Pd di Bolzano, scende da Corvara e prima di ripartire per Roma passa dal seggio del centro per votare alle primarie. La accompagna Francesco Bonifazi, tesoriere nazionale (uscente) del Pd. Le scattano la fotografia, che la deputata posta su Twitter per lanciare il voto alle primarie. Il problema è che alle sue spalle è appeso lo striscione della Fnsi, la Federazione nazionale della stampa.

Probabilmente la deputata non ci ha fatto caso, ma se ne accorgono molti giornalisti in giro per l’Italia. Nella stessa immagine finiscono così l’ex ministra, l’urna per le primarie e l’insegna del sindacato giornalisti, che deve essere apartitico.

Parte la polemica che ricade su Bolzano con una infuriata presa di posizione del segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige. Rocco Cerone informa che la Fnsi e il sindacato regionale sono «ignari» del seggio allestito dal Pd e comunica: «È prassi che occasionalmente il Circolo della stampa venga dato in comodato d’uso ad associazioni o altri soggetti. Una imperdonabile dimenticanza ha lasciato esposto lo striscione con i simboli del sindacato giornalisti, che doveva essere rimosso prima dell’utilizzo esterno. Per evitare spiacevoli equivoci interpretativi, per il futuro è stato deciso il cambio di destinazione d’uso del Circolo della stampa, che cesserà con effetto immediato ospitalità esterne a qualsiasi soggetto». Più tardi Cerone ammorbidisce l’annuncio parlando di una «pausa di riflessione, tra l’altro da tempo stiamo pensando di trasformare quegli spazi in uffici». Trapela la notizia di una sfuriata del segretario nazionale della Fnsi Raffaele Lorusso, che raggiunto al telefono commenta: «La presa di posizione di Rocco Cerone è esauriente». Lo stop agli eventi non viene però condiviso dal direttivo dell’Associazione della stampa di Bolzano. Il presidente Marco Angelucci si smarca da Cerone e informa: «Tradizionalmente il Circolo viene gestito dall’Assostampa, che ritiene quella sala un luogo di incontro prezioso per la città. I tre eventi previsti a marzo restano confermati, non lasciamo fuori nessuno. Poi ragioneremo su un regolamento». FR.G.

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