Selva: affitti alti e crisi, sette negozi chiudono
Il centro perde botteghe di abbigliamento (tre), articoli regalo, fotografia e vini L’Unione commercio: «Più incentivi per chi fa acquisti dopo sciate e passeggiate»
SELVA GARDENA. Sette negozi a Selva Gardena hanno chiuso i battenti alla fine della stagione turistica invernale. Gli esercizi potrebbero riaprire con nuovi prodotti in vendita, ma resta il fatto che sette esercizi, su una cinquantina presenti a Selva, rappresentano una percentuale elevata. Chiudono tre negozi di abbigliamento, un fotografo, uno di articoli in legno e souvenir, uno di vini e liquori e un altro locale.
I motivi delle cessazioni dell'attività sono svariati: si va dal mancato cambio generazionale nella gestione, al costo elevato dell’affitto. In alcuni casi è anche l'effetto della crisi che si è fatta sentire anche a Selva. "Il commercio è in crisi anche alle nostre latitudini - dice Bruno Pitscheider, fiduciario comunale dell'Unione commercio turismo servizi - e i conti è difficile farli quadrare. Anche questo particolare ha inciso nella decisione presa da alcuni commerciati. C'è poi il discorso dei saldi: iniziano troppo presto rispetto a quelle che sono le esigenze. Anche questo ha inciso. Da considerare anche il problema di Selva: lo sciatore, per esempio, quando ha finito di divertirsi in pista, prima di rientrare in albergo qualche compera nei negozi la farebbe volentieri. Ma deve portarsi gli sci in spalla per le vie del paese e così spesso rinuncia. Per fortuna è previsto un deposito per gli sci nella ristrutturazione del Ciampinoi. E questo potrebbe essere un vantaggio per il commercio. La situazione - aggiunge Pitscheider - ci preoccupa ma confidiamo che possa trovare uno sbocco, anche perché Selva non si merita di avere sette negozi in meno quest'estate”.
Il mancato ricambio generazionale è un fattore che ha inciso, e non poco, nella chiusura di così tanti negozi: “Spesso i figli non proseguono nel mestiere dei genitori. E questo ha portato alla chiusura. Sono diversi i negozi che smettono la loro attività proprio per questo. Si aggiungano i costi dell’affitto per altri ed ecco spiegato l'alto numero di chi non ce la fa proprio più. La situazione in generale è questa, senza contare gli effetti della crisi che ha colpito, gravemente, il nostro settore”. Selva non si merita una situazione del genere, che rischia di avere ripercussioni sul settore turistico. Senza dimenticare il servizio di vicinato, importante per i residenti altrimenti costretti a trasferirsi per gli acquisti.
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