Senzatetto accampati, scontro Asl - CasaPound 

Per l’azienda è speculazione inammissibile: «Persone in difficoltà per il freddo» Ferma condanna dell’Anpi. Vettori (Lega): «Una marcia neofascista intollerabile» 


di Paolo Tagliente


BOLZANO. Sul Pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio è scoppiata la bufera dopo il servizio di ieri dell’Alto Adige in cui si parla delle sale d’attesa utilizzate dai senzatetto come rifugio. Nella serata di lunedì, proprio per protestare contro i bivacchi nella struttura sanitaria, alcuni militanti di CasaPound sono entrati al Pronto soccorso e hanno appeso manifesti in quattro lingue su cui si legge «Luogo riservato a pazienti e malati e a visitatori di pazienti e malati». Un blitz che ha provocato reazioni indignate. In primis quella dell’Asl. «Durante le scorse notti – recita un comunicato dell’azienda –, a causa del freddo, tra i 7 e i 10 senzatetto hanno trovato riparo nel Pronto soccorso e altri spazi pubblici dell’Ospedale di Bolzano per proteggersi dal gelo e dalle malattie ad esso correlate (...). La direzione del Comprensorio sanitario di Bolzano ribadisce che la situazione presso il Pronto soccorso non è allarmante. «Come responsabile del Comprensorio – scrive Umberto Tait – e anche come normale cittadino credo che in questo caso si debba applicare una certa flessibilità, almeno finché il corretto funzionamento del Pronto soccorso non viene compromesso e le temperature sono talmente basse». Il direttore generale Thomas Schael ricorda inoltre che lo scorso anno il problema è stato risolto rapidamente non appena le temperature si sono alzate: «Il servizio di vigilanza interno è incaricato di tenere d'occhio la situazione. Nel caso in cui le cose dovessero peggiorare, interverremo immediatamente. Come Azienda condanniamo fermamente la strumentalizzazione politica delle situazioni di emergenza umana».

Indignato Mauro De Pascalis (Pd, candidato alla Camera), accusa: «È assurdo che si faccia campagna elettorale sulle disgrazie e la marginalità. Non è con le “marcette” in ospedale che si risolvono i problemi. È giusto garantire la serenità dei pazienti. L’ospedale potrebbe mettere a disposizione uno spazio per il riposo di queste persone». «Tali iniziative – interviene il presidente dell’Anpi Guido Margheri – sono chiaramente finalizzate a diffondere la “politica della paura”, alzare il livello di tensione, per scopi di carattere prettamente elettoralistico senza, peraltro risolvere alcuno dei problemi denunciati e, anzi, spesso aggravandoli o inventandoli di sana pianta. Spesso, le cosiddette "ronde" diventano l'occasione per una caccia indiscriminata a determinate categorie di persone. La "giustizia fai da te", del resto, non funziona mai e, anzi, finisce per mettere in discussione il ruolo di garante imparziale delle istituzioni preposte alla sicurezza delle cittadine e dei cittadini. Si tratta, dunque, di fatti gravissimi e questo ennesimo episodio induce l’Anpi a esprimere una ferma condanna e a richiamare tutti alla necessaria vigilanza e opera di prevenzione per garantire la civile convivenza e il regolare svolgimento della campagna elettorale». Sulla stessa linea le candidate e i candidati di Liberi e Uguali che «condividono le preoccupazioni espresse dall'Anpi in merito al raid compiuto da esponenti di Casa Pound all'ospedale di Bolzano». «Le immagini del Pronto soccorso del capoluogo fanno male – scrive Carlo Alberto Vettori (Lega) – pensando che non si trova una soluzione per rendere confortevole per malati e pazienti un luogo in cui si dovrebbero garantire alti standard igienico-sanitari. Problemi non risolti che portano a proteste sul web e a marce squadriste neofasciste, a mio avviso non accettabili e giustificabili. Non si può però sviare dal vero problema, ovvero di una dirigenza inetta e incapace a vedere e risolvere i problemi ».













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità