Sesto sotto choc piange Andreas

La morte di Mair, giovedì i funerali della guida alpina che ha perso la vita sull’Antelao in Cadore


di Fausto Da Deppo


SESTO PUSTERIA. Il dolore e lo choc. Per tanti, per tutti, a Sesto Pusteria, la notizia della morte, domenica, di Andreas Mair è stata terribile. “Era conosciuto e amato qui”, il sindaco Fritz Egarter cerca le parole per raccontare l'impatto in paese di quell'annuncio: Mair era caduto lungo la via normale all’Antelao, in Cadore, era precipitato lungo un canalone a metà di una giornata di sole dedicata a una gita scialpinistica con un amico. Aveva 46 anni, era maestro di sci e di snowboard, membro del Soccorso alpino di Sesto, “aveva guidato migliaia di turisti in escursioni dai sentieri alle vie di roccia – prosegue Egarter – era una guida alpina e d'inverno passava alle lezioni lungo le piste innevate”.

L’ultimo saluto del suo paese e della sua valle gli verrà dato nel funerale previsto giovedì, alle 14 nella chiesa parrocchiale di Sesto.

Una vita in montagna, quella di Andreas Mair, vissuta con passione: “Ci mancherà – aggiunge Egarter – Eravamo amici e anche i miei impegni di amministratore ci avevano messi in contatto e mi avevano fatto apprezzare la disponibilità e la competenza di Mair. Per esempio, quando con gli altri membri della sezione locale del Soccorso alpino interveniva per sistemare sentieri e ferrate. Mille volte Andreas si è rimboccato le maniche per correre in aiuto degli altri e purtroppo domenica non è stato possibile aiutare lui, salvarlo”.

Il pensiero e le domande vanno a quello che può essere successo nella tarda mattinata dell’altro ieri, intorno a quota 3.000, a pochi metri dalla cima dell'Antelao. Il compagno di escursione ha visto scivolare Mair per centinaia di metri e ha disperatamente cercato un punto da cui il suo cellulare potesse lanciare l'allarme. L'elicottero inviato da Pieve e il suo equipaggio hanno rintracciato la guida alpina in un canalone, senza vita. Pepe Pfeifhofer, il riferimento del Soccorso alpino di Sesto, quello che può essere accaduto non lo sa bene, ricorda “i 10 anni e più di Mair nel Soccorso, la preparazione curata in tutti i corsi fatti, la sua esperienza che l’aveva portato fino a 7 mila metri e oltre in Nepal”.

“È scivolato sulla neve, in un ambiente che aveva frequentato in condizioni anche estreme – ricorda Egarter – Erano attrezzati e ovviamente esperti, lungo una via normale… Un imprevisto, un incidente… Succede sui tratti apparentemente meno difficili, anche agli alpinisti più preparati. Restano il rimpianto di non aver potuto far nulla e il vuoto di chi ci ha lasciato”.

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