Si recupera Borgo Vittoria: una vera piazza per Sinigo

Approvato il piano: via quasi tutti i parcheggi e marciapiedi allargati a 4 metri Grazie a un bonus cubatura si potranno regolarizzare le costruzioni dietro le case


di Simone Facchini


MERANO. È considerato il centro di Sinigo, o almeno il suo nucleo storico. Ma non è propriamente una piazza. Eppure così era stata pensata in origine, e così potrà tornare, attraverso il piano di recupero di Borgo Vittoria ora accolto dalla giunta comunale. Posti auto drasticamente ridotti compensate dalla possibilità di ricavarli sui terreni retrostanti i caseggiati e da due nuove zone pubbliche di sosta previste nelle immediate vicinanze. E l'opportunità per i privati di regolarizzare le molteplici costruzioni, ad uso deposito, che sorgono nei giardini-cortili dietro le case, sviluppatisi in modo indisciplinato, le cui ragion d'essere si spiega con la mancanza di cantine in questi stabili: qui si edificò su paludi bonificate. A illustrare il piano, ieri, sono stati il suo autore, l'architetto Giorgio Marchi, e Nicola De Bertoldi del servizio urbanistica ed edilizia privata del Comune.

Urbano ma semirurale. «L'approvazione della giunta è un primo passo di un processo», ha puntualizzato l'assessore all'urbanistica Madeleine Rohrer. Difatti se della parte pubblica, vale a dire la zona antistante la chiesa, il Comune può sostanzialmente disporre a suo piacimento, per le aree posteriori alle case si entra nella sfera delle proprietà private. E una parte del disegno riqualificativo di Marchi riguarda proprio queste. «Borgo Vittoria – ha premesso l'architetto - nasce negli anni Trenta. Si è conservato in larga parte integro, e dunque s'è voluto rispettarne il carattere di sobborgo urbano con tratti semirurali. Era stata pensata come una piazza mentre adesso è un parcheggio. Quando l'insediamento venne realizzato le auto private erano rarissime, motivo per il quale sui terreni privati non furono previsti posteggi». E inoltre per via della falda acquifera mancano le cantine. Nel corso degli anni sono così sorti negli orti, senza progetto e presumibilmente senza la necessaria concessione edilizia, muri di sostegno, piccoli edifici e capanni.

Sanatoria. Il piano di recupero consentirà di porre rimedio a questa situazione. Una sorta di proposta di sanatoria, anche perché ora che l'amministrazione ha catalogato le diverse posizioni illegittime, in caso di mancata regolarizzazione sarebbe costretto a intervenire. Per riparare gli abusi, sarà possibile applicare un bonus cubatura del 5% su tutti gli edifici costruiti a norma di legge. «Il piano inoltre suddivide più precisamente le aree situate alle spalle degli edifici, dove oltre agli orti e ai magazzini per ogni appartamento sarà possibile realizzare un posto auto con tettoia", ha precisato Marchi.

Spazio rivitalizzato. Tornando alla piazza, il suo centro sarà liberato dagli stalli per i veicoli fra i platani: ne rimarranno 17. E sparirà il chiosco fisso. In attesa che si realizzi la scuola in via Piedimonte, e magari una pertinente strada d'acceso da via Battisti, la piazza sarà ancora percorribile in auto lungo il quadrilatero, in senso unico antiorario. La parte centrale della stessa rimarrà libera e i marciapiedi verranno allargati a quattro metri, così da poterci sistemare anche tavoli per ristoranti e bar. «Gli abitanti – ha chiosato Rohrer – potranno riappropriarsi della piazza pubblica e viverla in modo diverso».

Incontro pubblico informativo. Prima che il piano di recupero possa essere approvato, l'ufficio comunale competente dovrà esaminare le osservazioni pervenute. I contenuti del documento verranno illustrati venerdì 31 marzo alle 18.30 nella sala parrocchiale di Sinigo nel corso di una serata pubblica.

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