Si torna sugli sci, assalto alle piste 

Nell’area di Dolomiti Superski 10% di passaggi in più sugli impianti rispetto all’anno scorso



BOLZANO. Stagione sciistica: partenza col botto in tutta la regione. Ieri traffico sostenuto in A22, direzione nord, per l’arrivo dei vacanzieri. Nell’area di Dolomiti Superski si festeggiano numeri importanti. Il direttore Thomas Mussner: "Dopo tre anni difficili per l’avvio di stagione, ad oggi registriamo numeri eccellenti con un +10% di passaggi dall’apertura degli impianti, il 25 novembre".

Alle spalle tre aperture di stagione caratterizzate da poca neve naturale e da un grande impegno per assicurare comunque la perfetta sciabilità delle piste. L’ innevamento artificiale ha dato grandi prove, in tutta la regione, negli scorsi anni. Vi furono impianti che aprirono anche prima del 25 novembre, il bilancio finale fu comunque da record, superati i 300 milioni complessivi di fatturato, per Dolomiti Superski.

Questo inizio sarà da ricordare: la stagione dello sci ha ripreso il suo passo. Aperta la totalità degli impianti: 450, su un’area di 3 mila km quadrati spalmati su tre province: Bolzano, Trento e Belluno. «Voglia di inverno, di neve, di sci - prosegue il direttore Mussner - Lo vediamo anche dal numero degli stagionali. A oggi registriamo un 5% in più rispetto allo scorso anno sui 16 comprensori sciistici. I biglietti stagionali sono cresciuti del 18%, questi i dati fino alla giornata di ieri. In pista segno +12% al giorno rispetto allo scorso anno».

Turismo invernale che tira in tutto lo Stivale. Un milione e 850 mila presenze tra Natale, Capodanno e l’Epifania. Centoventimila in più dello scorso anno. Un’impennata del 7,5% rispetto al 2016. Un miliardo e 600 milioni d’incassi (+7,7%). Un boom di presenze e di fatturato trainato dal generale inverno e dalle sue abbondanti nevicate. Un formidabile alleato della filiera turistica "bianca" italiana in questo primo scorcio di stagione. Un fatturato di 10,6 miliardi per l’intera stagione sulla neve, marzo incluso. Quasi 11 milioni di presenze.

Se le premesse saranno confermate, saliranno a quasi 11 milioni le presenze complessive sulla neve tra dicembre di quest’anno e marzo del 2018 (80/100 giorni di attività). Seicentotrentamila (+6,2%) oltre quelle registrate nella stagione 2016/2017, per un fatturato stimato in 10,6 miliardi (+6,6%). A prevedere queste performance una indagine condotta dal Centro studi Cna su un campione significativo di operatori turistici delle principali località sciistiche italiane che addirittura puntano su molti "tutto esaurito" nelle prossime festività. Un andamento in linea con il ponte dell’Immacolata che dai primi bilanci mostra un significativo miglioramento sui dati, già in crescita, del 2016.

Nella indagine del Centro studi Cna, a salire sul podio più alto per crescita di presenze sarà il Trentino Alto Adige (+19%), seguito dalle damigelle d’onore Lombardia (+17%) e Piemonte (+16%). Quindi, a seguire, Valle d’Aosta (+14%) Friuli Venezia Giulia (+13%), Veneto (+11%) e le regioni appenniniche, con Toscana ed Emilia Romagna, Abruzzo e Lazio (+10% complessivo). Un andamento, se confermato a consuntivo, molto soddisfacente per tutta la filiera turistica italiana.

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