Sicurezza, in arrivo oltre 60 telecamere per le zone a rischio
Verranno installate in sedici comuni del Burgraviato Le immagini controllate dalla centrale dei carabinieri
BOLZANO. Una pioggia di telecamere di videosorveglianza è in arrivo sulla conca meranese e precisamente su sedici dei Comuni che fanno parte della comunità comprensoriale.
Il grande fratello in nome della sicurezza si allarga anche fuori dalle porte di Merano, città che dalla centrale operativa della polizia municipale viene già monitorata attraverso decine di telecamere poste nei punti strategici.
Il via libera all'operazione è stato dato l'altro giorno dalla giunta del Burgraviato presieduta dal sindaco di Scena Luis Kröll. Entro la fine dell'anno oltre sessanta videocamere saranno poste lungo strade, piazze, luoghi sensibili che si trovano sul territorio comunale della periferia meranese. L'operazione ha ottenuto il beneplacito e la collaborazione della compagnia dei carabinieri di Merano, che le immagini riprese dalle videocamere controllerà all'interno della propria centrale operativa radiomobile.
Tra i sedici Comuni coinvolti nell'operazione ci sono anche quelli più importanti in termine di popolazione residente: parliamo di Lana, Naturno e San Leonardo in Passiria. Ma le telecamere saranno posizionate anche in piazze e angoli strategici dei Comuni di Lagundo, Gargazzone, Avelengo, Marlengo, Parcines, Tirolo, Cermes e Verano. Infine l'intera val Passiria sarà monitorata: oltre a San Leonardo le telecamere troveranno posto anche a Caines, Moso, Rifiano, San Martino e Scena. Del progetto non fanno parte i Comuni della val d'Ultimo, Lauregno, Proves e Senale San Felice oltre a Nalles.
Il ruolo del Burgraviato fino a oggi è stato quello di coordinatore dell'operazione, la cui idea è nata nel corso di uno dei tavoli di confronto organizzato a livello comprensoriale tra forze dell'ordine, Commissariato del governo, e Comuni. Ogni amministrazione comunale provvederà per conto proprio ad acquistare le telecamere e a metterle in rete. Tutti gli impianti poi saranno allestiti in modo da trasmettere le immagini in tempo reale verso un ripetitore posto tra Scena e Avelengo e da qui le riprese delle telecamere arriveranno sugli schermi predisposti nella centrale operativa dei carabinieri della compagnia di via Petrarca, che potranno coordinare eventuali interventi richiesti dalle immagini. A fare da sperimentatore in questi anni ci ha pensato il Comune di Merano con l'organizzazione che fa capo al comandante dei vigli urbani Fabrizio Piras. In questi mesi di studio e preparazione dell'operazione videosorveglianza nel Burgraviato Piras ha avuto un ruolo attivo, in quando è stato lui a presentare i risultati del lavoro svolto a Merano e quindi di fatto a convincere i sedici sindaci dei Comuni della periferia a investire in questa operazione di controllo del territorio attraverso la videosorveglianza.
I punti cardine dell'operazione sono fissati: ognuno dei 16 Comuni coinvolti posizionerà dalle tre alle quattro telecamere di videosorveglianza e la sorveglianza digitale sarà molto probabilmente attiva entro la fine dell'anno in corso.