Sicurezza, maxi-vertice dal Prefetto

Convocati per domani sindaco, Procura e i comandanti di polizia, carabinieri e vigili urbani. Al vaglio diversi interventi


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Prima ha parlato Guido Rispoli: attenti, le leggi non ci aiutano. Poi il sindaco Luigi Spagnolli: il governo e il parlamento ci lasciano soli. Poi il questore Lucio Carluccio ha rimandato alle parole del procuratore. E ancora il vicesindaco Klaus Ladinser: iniziamo dal degrado. Infine il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiesto di parlarsi tutti insieme.

Così il commissario del governo ha tirato le fila e domani un vertice a Palazzo Ducale dirà quali saranno le contromisure per contrastare una (micro?)criminalità che sembra non dare tregua.

E la sensazione, a poche ore dal summit, è che si stia provando ad alzare il livello dell’intervento.

Uno dei segnali è la presenza, accanto al prefetto Elisabetta Margiacchi, del procuratore capo Guido Rispoli. In sostanza: se uno dei nodi del problema si annida in una legislazione che lascia sempre più scarsi margini di intervento sul campo alle forze dell'ordine e costringe i giudici a rilasciare dopo poche ore gran parte dei fermati per reati comuni, ecco che il fronte è sempre più pesantemente di tipo normativo.

Servono contromisure anche sul piano giuridico dunque. Con quali margini, rispetto a leggi che valgono erga omnes sul territorio nazionale, non è facile prevedere. Ma si confronteranno anche su questo al vertice.

Intorno al tavolo, con commissario del governo e procura, anche il sindaco, il questore, il comandante dei carabinieri e quello dei vigili urbani. E' probabile sarà presente anche un rappresentante della Provincia. Perché il presidente Arno Kompatscher ha chiesto di mettere insieme anche una serie di interventi non soltanto di tipo repressivo ma che coinvolgono le scuole, le famiglie, gli organi dei quartieri: perché, ha spiegato il Landeshauptmann, è spesso tra i giovani e nei settori più emarginati che si annida il brodo di cultura dei vandalismi e della piccola criminalità.

Ed è qui che potrebbe dispiegarsi la presenza anche delle istituzioni amministrative territoriali e non solo polizia e carabinieri.

Molti, tra i presenti all'incontro, chiederanno poi più coordinamento tra le forze di polizia in campo.

Interessante sarà anche il ruolo che si ritaglieranno i vigili urbani dopo la richiesta del vice sindaco Klaus Ladinser di un loro impiego più in profondità anche sul terreno del degrado urbano e delle inciviltà quotidiane. Che il vicesindaco ha posto in stretta correlazione con la microcriminalità.

E ancora. Tra breve dovrebbero essere diffuse le statistiche comparate sui reati nel territorio provinciale. Sarà il momento di mettere a confronto il disagio "percepito" e quello reale. Se cioè gli ultimi episodi mostrano una recrudescenza del fenomeno o se si tratta solo di situazioni concentrate nel tempo. E' probabile che anche questi numeri saranno presi in considerazione. Per capire se la malavita sta regredendo o , rispetto agli anni passati, ha fatto un salto di qualità.

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