Sicurezza stradale, il video più bello è di due bolzanini
Giordano Di Stasio e Edoardo Giuriato vincitori del concorso dei cortometraggi La giuria nazionale li premia per la seconda volta consecutiva
BOLZANO. «L’attimo infinito», questo è il titolo che ha consegnato alcuni giorni fa per la seconda volta consecutiva il primo premio del concorso di cortometraggi “Corto Magliese”, una delle più importanti vetrine nazionali dei talenti emergenti della cinematografia, a Giordano Di Stasio e Edoardo Giuriato.
Vent’anni il primo e ventuno il secondo, e la passione per il cinema, quello che si fa prima nello stanzino delle scope, poi acquistando le prime attrezzature e infine lanciando una piccola casa di produzione la One Redwood Picture, che in quanto a qualità e “occhio” per la scena giusta, non ha nulla da invidiare ai giganti della Warner. «Ci diamo da fare - sorride Giordano - facciamo tutto in casa, con budget che definirli low cost è un complimento; ci mettiamo tanta passione e alla fine i risultati si vedono». Il concorso di Maglie non è un posto qualunque per gli emergenti, molti dei registi in voga di questi tempi, ai loro albori sono passati da palcoscenici di questo tipo. «Il primo premio del 2013 ci ha dato la carica - spiega Edoardo - quando ci hanno chiamati pensavamo avessero sbagliato numero, ci sembrava quasi impossibile, è stato bellissimo; la conferma anche quest’anno invece fa un effetto diverso, ci responsabilizza, non possiamo più dare la “colpa” alla fortuna se questi risultati arrivano, è il momento di darci da fare, ché la strada è quella giusta».
Il premio quindi, di 3500 euro, finirà oltre che in una bella cena per festeggiare, in nuove attrezzature, perché per chi vuole fare cinema e continuare a crescere, lo scoglio maggiore sono i prezzi proibitivi di qualsiasi accessorio, anche il più piccolo, e una “fiches” da spendere è un tesoro inestimabile. «Credo che compreremo alcuni pezzi che finora abbiamo sostituito con attrezzatura autoprodotta a base di nastro e fantasia», sorridono i due videomaker.
E intanto è arrivato anche il primo lavoro retribuito, e il primo successo, con un documentario sull’istituto musicale.
Il cortometraggio premiato è illuminante, una sceneggiatura semplice e riprese lampanti: è possibile fermare il tempo prima dello schianto tra un’auto e una bicicletta, e fare in modo che i due protagonisti, l’uomo al volante e il ragazzo in sella, si spieghino le ragioni di quello che sta per succedere e che è ormai inevitabile? Giordano e Edoardo lo hanno immaginato e realizzato in questo modo, lo spot sulla sicurezza stradale che ha fatto colpo sulla giuria.
«Il nostro futuro? Ora dobbiamo finire di studiare», racconta Edoardo in partenza per l’Erasmus a Bruxelles. «Io mi presenterò per le selezioni all’accademia di recitazione del Teatro Stabile di Genova», aggiunge Giordano con gli occhi che brillano. Il cinema resta sullo sfondo, per il momento, ma non torna nel cassetto.