«Sinfonia»: lavori finiti ma la ditta non viene pagata 

La denuncia. La protesta della Cna: «Basta con gli appalti affidati al massimo ribasso  L’ente pubblico deve assegnare i lavori tenendo conto del rapporto tra qualità e prezzo»



Bolzano. «Basta con le gare d’appalto assegnate al massimo ribasso. L’esperienza dimostra che alla fine sono solo fonte di grane: per chi appalta e chi, eventualmente, ottiene il subappalto che troppe volte rischia di non venir pagato». L’appello a Provincia, Comuni, Ipes arriva dal presidente della Cna Claudio Corrarati dopo che, una piccola azienda artigiana con tre dipendenti, non è stata pagata per il lavoro effettuato.

«Putroppo, non è un caso isolato. Come spesso accade - denuncia Corrarati - un'azienda del settore costruzioni, impegnata in un subappalto nel cantiere del Progetto Sinfonia dell'Ipes, non ha incassato quanto le spetta, perché l'impresa che ha vinto l'appalto è in concordato preventivo e la stazione appaltante non è in condizione di applicare il pagamento diretto ai subappaltatori».

Progetto Sinfonia

Il caso in questione si riferisce ad un appalto di ristrutturazione e risanamento energetico di un condominio, nell'ambito del Progetto Sinfonia. La stazione appaltante è l'Ipes. I lavori, tra le altre cose, prevedevano anche il rifacimento degli appartamenti all'interno. Un'azienda, associata della Cna, ha ottenuto in subappalto nel 2018 l'incarico per la pavimentazione, dall'impresa padovana che ha vinto la gara.

Le opere sono state eseguite nei primi due mesi del 2019, la fattura di 12.600 euro è stata emessa a marzo e mai saldata. «Una cifra importante - dice Corrarati - per chi ha una piccola azienda». A nulla sono serviti i solleciti. A settembre, la ditta padovana ha comunicato che non avrebbe pagato i creditori perché aveva avviato la procedura concorsuale. Su incarico della ditta, la Cna-Costruzioni, ha contattato il responsabile del procedimento dell'Ipes, l'azienda padovana, il direttore dei lavori. Quindi ha affidato l’incarico a un legale di fiducia per assistere l'impresa nella procedura concorsuale: sono previsti 120 giorni di tempo per comporre l'elenco dei creditori, non solo a Bolzano, ma in tutti i cantieri in cui l'impresa padovana è coinvolta. «L'Ipes - spiega Gianni Sarti, funzionario Cna che sta seguendo il caso - afferma che non può pagare direttamente i subappaltatori perché, in presenza di procedura concorsuale, è prioritario verificare tutti i crediti esistenti».

Nuove regole

Per evitare il frequente ripetersi di situazioni come questa, Cna chiede che l’ente pubblico affidi i lavori non al massimo ribasso, ma tenendo conto del rapporto qualità/prezzo. Non solo: si auspica che tutte le stazioni appaltanti dell'Alto Adige - ovvero gli enti pubblici - applichino la suddivisione degli appalti in lotti, riducendo al minimo il rischio di mancati pagamenti ai subappaltatori. Altra possibilità è che l’appaltatore paghi direttamente la ditta che ha ottenuto il subappalto.













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