BOLZANO. Bolzano vola via. E lo fa su due piste di decollo virtuali. La prima sono i bilanci: stoppate le perdite dei primi anni, l’aeroporto ha fatto registrare un più 513% su base annuale nell’attività per il 2022. Non è solo un risultato positivo, è un boom. La seconda è una prospettiva strategica che ancora sta chiusa nei cassetti di Josef Gostner: l’acquisto o la cessione in leasing di un’altra decina di vettori per avviare sinergie con le grandi compagnie, Ita in testa, prestando e affittando Dash da avviare sulle rotte intermedie.

Il presidente di SkyAlps chiede ancora un po’ di tempo per ufficializzare il nuovo asse di avanzamento industriale ma gli accordi sono sul tavolo dei rispettivi interlocutori e si basano su una realtà ormai consolidata. Che è questa: un gruppo come Ati, o altre compagnie operanti sul medio-lungo raggio hanno quasi esclusivamente mezzi pesanti, da 150 posti minimo che usano indifferentemente sia per volare verso le Americhe che per impiego su rotte più brevi, per vacanza o diporto, dalle isole italiane a quelle mediterranee. La questione è che su questi vettori il tasso di riempimento, vista la portata, sta spesso sotto il 50% del potenziale di carico passeggeri.

La disponibilità di aerei di media-piccola dimensione invece, consentirebbe l’ottimizzazione del carico e dunque una maggiore economicità di rotte che comunque andrebbero tenute in piedi non solo stagionalmente. SkyAlps che invece sta accumulando una grande esperienza della gestione di questi mezzi, come il Dash 400 e che, in virtù del successo commerciale degli ultimi anni, ha già programmato l’acquisto di altri due nuovi turboelica da aggiungere al proprio parco per consentire l’avvio delle destinazioni inedite in cantiere (Kassel e, eventualmente, anche Francoforte nel 2023), ritiene conveniente muoversi anche come compagnia media a supporto di quelle maggiori per integrare una loro flotta che, per non appesantire la gestione, non ha interesse a essere aumentata con un nuovo lotto di vettori da porre stabilmente in bilancio. Da qui la convenienza reciproca: i grandi potrebbero contare su un parco mezzi più idoneo alle rotte medio-brevi e non perdere quel mercato, mentre SkyAlps otterrà la prospettiva di farsi sempre più conoscere nel gran mondo del trasporto aereo muovendosi con flessibilità tra acquisti temporanei e cessioni-affitti. Creando profitti da questi passaggi sinergici. La stabilizzazione della propria presenza sulle destinazioni italiane ed europee di questi ultimi anni sta dunque cambiando la stessa immagine della compagnia bolzanina. Che può adesso permettersi questo salto di qualità non solo per ambizione ma per una concreta accelerazione degli introiti. Certificata l’altro giorno da una indagine statistica riportata dal Sole 24 ore.

ll quotidiano economico elencando i dati del boom di passeggeri complessivi nel Paese, passato in un anno dagli 80 milioni ai 164 del 2022 postpandemico, aggiunge il dato del grande successo degli scali medi. E soprattutto piccoli. Tra questi, a differenza del decremento di alcuni storici, Bolzano registra il boom clamoroso di un 513% in più di movimenti a fronte di un più 116 di Trapani, di solito ultimamente capofila, un più 81% di Grosseto e un più 73% di Como.

Inevitabile la considerazione che il successo sia arriso a quegli aeroporti che hanno molto puntato sulle destinazioni di vacanza, mare o monti, e che hanno, come Bolzano in particolare, investito sull’incremento delle rotte e sul numero dei vettori per poterle coprire. Inoltre, Bolzano, sta sempre più guardano anche al mercato germanico, che ormai copre il 40% dell’attività di Abd e ha deciso di consentire al Catullo di Verona di riprendersi la rotta per Roma dopo la chiusura degli scorsi mesi. Destinazione che SkyAlps raggiungerà con i propri Dash. P.CA.