Il processo

Smascherato il rapinatore: tradito dall’ex compagna 

Un primo colpo fallì nel 2008: il malvivente agì con una maschera da alieno. Cinque anni dopo il bis con un complice: il bottino fu di 14 mila euro. Non vennero mai recuperati



BOLZANO. Si è vendicata dell’ex compagno con cui aveva rotto i rapporti, litigando anche per l’affidamento del figlio. È stato proprio il racconto della donna a riaprire due casi che gli inquirenti erano stati costretti ad archiviare per l’impossibilità di arrivare all’identificazione dei presunti responsabili di altrettante rapine, una fallita a seguito della reazione di una cassiera e l’altra perfettamente riuscita. In entrambi i casi era stato preso di mira il supermercato MPreis di Rifiano, esercizio commerciale presso il quale uno dei due presunti rapinatori aveva in passato lavorato.

Per vendicarsi dell’ex compagno la donna (che venne anche iscritta nel registro degli indagati per poi essere prosciolta) raccontò ai carabinieri di sapere con certezza che l’uomo aveva effettuato le due rapine, travisandosi il volto ed impugnando una pistola. Nel primo caso (in occasione del tentativo fallito) l’ex compagno avrebbe agito da solo con il volto coperto da una maschera da alieno.

Il colpo fu tentato nel 2008 ma fallì a seguito della reazione della commessa. In quella occasione per gli inquirenti fu impossibile arrivare all’identificazione dei responsabili, perché anche le telecamere interne di sicurezza del negozio non erano attive. Cinque anni dopo (il 9 gennaio 2013), però, due banditi tentarono lo stesso colpo.

Si presentarono nel supermercato, sempre con il volto coperto e con una pistola puntata contro un addetto al servizio. In quella occasione il colpo fruttò 14 mila euro, ma le indagini non permisero neppure in questo caso di risalire agli autori e a recuperare il bottino.

È proprio su questa seconda rapina che la testimonianza-vendetta della donna ha ora permesso di fare piena luce. L’ex compagna ha raccontato nel dettaglio molti particolari, rivelando di ricordarsi perfettamente quando il suo compagno dell’epoca (ed un complice) tornarono a casa dopo la rapina, mettendo i soldi del bottino sul tavolo, dividendosi il malloppo e ridendo con soddisfazione di come fossero stati capaci di evitare qualsiasi intoppo.

Non potevano neppure immaginare che sarebbe stata proprio la compagna di uno dei due a tradire e svelare agli inquirenti come andarono i fatti. Agli atti del processo, che si è aperto in tribunale a Bolzano, vi sono anche le registrazioni di intercettazioni telefoniche ed ambientali dalle quali emergerebbero precise responsabilità proprio a carico dell’ex compagno inguaiato dalla testimonianza della ex compagna.

All’epoca dei fatti gli inquirenti recuperarono nel supermercato un guanto perso da uno dei rapinatori, ma non fu sufficiente a risolvere il caso. Nel frattempo il reperto è stato distrutto. Il processo proseguirà in settembre. MA.BE.













Altre notizie

Attualità