«Soldi alla Svp? Parlo solo coi carabinieri»

Il consigliere comunale Georg Mayr: «Dalle Nogare mi ha contattato, ma io ho votato contro»



BOLZANO. I carabinieri del Ros, coordinati dal colonnello Michael Werner Senn, hanno già sentito sei consiglieri comunali sulla vicenda “Dalle Nogare”. Si tratta di Georg Mayr (Svp), Gianfranco Piccolin (Unitalia), Enrico Lillo (Forza Bolzano), Claudio Della Ratta (Psi), Fernando Pontecorvo (Fratelli d’Italia) e Alberto Filippi (M5S). Non solo: è stata sentita come persona informata sui fatti anche l’avvocato del Comune Bianca Giudiceandrea. Gli uomini dell’Arma hanno chiesto ai consiglieri comunali se erano stati contattati dagli imprenditori Dalle Nogare prima della seduta in Comune.

Mayr: «Sì, sono stato contattato da loro. Durante la seduta ho votato contro il progetto». Quando gli chiediamo se gli sono stati offerti soldi o donazioni Mayr ferma l’intervista: «Non rispondo su questa questione. Ho detto tutto quello che sapevo ai carabinieri. Ora attendiamo che le indagini si concludano».

È più preciso Lillo: «C’è stato un primo contatto da parte del figlio di Dalle Nogare. Ed è una cosa che mi ha dato molto fastidio. Era molto interessato a far passare la delibera. Voleva capire cosa avrei votato e voleva spiegarmi l’utilità del suo progetto. Poi, il giorno stesso della votazione, sono stato contattato una seconda volta. Siamo andati a bere un caffè. Mi ha rispiegato le finalità del progetto. Non mi ha proposto nulla. Ma mi sono sentito molto a disagio».

Così Piccolin: «Ho detto ai militari tutto quello che sapevo. Sono stato contattato anche io da Dalle Nogare. Ma non mi ha proposto denaro o favori. Abbiamo parlato di tante cose durante l’incontro. E comunque io e Schiatti siamo tra gli astenuti».

Pontecorvo è tra coloro che hanno votato a favore della trasformazione dell’area da verde agricolo ad edificabile: «Non conferma, ma neppure smentisce, il fatto di essere stato sentito dai Ros. Conferma invece l’incontro con Antonio Dalle Nogare: si è tenuto nel mio ufficio ed è durato 10 minuti in cui l’imprenditore mi illustrò il progetto. A me non ha offerto neppure un caffè». Sulla vicenda prende posizione il sindaco Luigi Spagnolli. «Nel procedimento amministrativo in Comune c’è stata assoluta correttezza». L’assessore provinciale Christian Tommasini si limita a dire “di non aver mai seguito quella pratica”.













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