Solland, concessa la cassa integrazione ai 115 lavoratori

Provvedimento in deroga per 120 giorni prorogabili Incontro decisivo ieri all’ufficio provinciale del lavoro


di Ezio Danieli


MERANO. All'ufficio provinciale del lavoro è stato sottoscritto un verbale d'accordo con il quale ai 115 lavoratori della Solland Silicon - la fabbrica di Sinigo è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Bolzano - viene concessa fino al dicembre 2017 la cassa integrazione in deroga. I sindacati presenti all'incontro (c'erano anche i curatori fallimentari l'avvocato Bruno Mellarini ed il professore Luca Mandrioli) si sono trovati a fare i conti con l'ennesimo imprevisto: Massimo Pugliese non aveva registrato i nomi ed i codici fiscali dei dipendenti e così i curatori fallimentari e gli stessi sindacalisti che hanno scelto di inserire tutti i lavoratori nell'elenco di chi usufruirà della cig in deroga.

Espressa la soddisfazione per l'accordo raggiunto, i sindacalisti ora sperano che qualcuno si faccia avanti per acquisire lo stabilimento: questa speranza è stata ribadita dai due curatori fallimentari, che devono recuperare il più possibile dalla vendita della Solland che ha maturato complessivamente debiti per circa 30 milioni di euro.

Questa una sintesi del verbale d'accordo sottoscritto ieri mattina e diffuso dal segretario della Cisl Toni Serafini: "Si è svolto oggi, alle ore 12, presso l'Ufficio Servizio Lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano, l'incontro tra i curatori fallimentari e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Asgb Chimici, per esaminare la situazione e soprattutto per concordare l'attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Si è quindi concordato di fare ricorso alla cassa integrazione in deroga per la durata di 120 giorni, cioè dal 29 novembre al 21 marzo 2017 con la possibilità di ulteriore proroga (al massimo fino al 31 dicembre 2017). L'obiettivo in questo periodo di ricorso alla Cig in deroga è di verificare la possibilità di acquisto dell’azienda, che ha un possibile mercato nel settore dell'elettronica".

Il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher, ai margini della conferenza stampa di ieri, ha confermato che la Provincia non metterà mano sull'area della Solland fino a quando non si troverà un nuovo acquirente della fabbrica. Questo orientamento della Provincia lascia intendere che la strada della vendita appare sempre più quella auspicabile, come hanno confermato a più riprese i due curatori fallimentari.

Intanto, a Sinigo è entrata in vigore l'altro giorno la nuova prorogata ordinanza dello stesso Kompatscher per garantire la sicurezza dello stabilimento: avrà la durata di quattro mesi e prevede l'impiego di una sessantina di operai che eseguiranno i lavori di sicurezza a turno. Finora, per i primi tre mesi dell’ordinanza, gli interventi e il pagamento del personale sono costati un milione e mezzo; costeranno altri due milioni per i prossimi quattro mesi.

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