Solland, giorni decisivi per l’«alleanza» coi cinesi

Ieri sono arrivati i tecnici per l’avvio del sopralluogo richiesto dalla Xinte Energy Il colosso orientale valuterà la possibilità di entrare nella società di Pugliese


di Ezio Danieli


MERANO. È iniziata ieri quella che potrebbe essere la settimana decisiva per il futuro della Solland Silicon di Sinigo. Sono arrivati ieri nel tardo pomeriggio i tecnici germanici e cinesi che dovranno svolgere un accurato sopralluogo e fornire i dati necessari alla Xinte Energy cinese che potrebbe entrare nella Solland Silicon. La comunicazione, ai sindacati è stata data da Massimo Pugliese nel corso di una video conferenza tenutasi l'altro pomeriggio.

Il titolare della Pufin Power, di cui la Solland Silicon fa parte, ha disdetto la riunione con gli stessi sindacati che lui stesso aveva convocato per ieri pomeriggio a Sinigo. S'è limitato a dire di attendere l'esito del sopralluogo dei tecnici per essere poi pronto a comunicare l'esito della trattativa con la Xinte.

Questo comportamento di Pugliese è stato criticato da Stefano Schwarze della Cgil, secondo il quale "prevale in Pugliese un metodo inusuale nel condurre le relazioni sindacali e il futuro della Solland Silicon resta senza un piano industriale".

Più possibilisti appaiono Maurizio Albrigo della Cisl e Alfred Delmonego della Uil, che hanno giudicato significativa la visita annunciata dei tecnici cinesi: "È un fatto importante, c'è una manifestazione di interesse nei confronti dello stabilimento di Sinigo e poi resta l'impegno di Pugliese di sentire i sindacati non appena la trattativa sarà conclusa”.

La Xinte Energy è un vero e proprio colosso. Ha oltre 20 mila dipendenti, il gruppo madre ha sede a Hong Kong. Produce silicio policristallino e lavora anche nel settore fotovoltaico. La società ha anche una centrale elettrica a carbone che fornisce elettricità e ha un ramo che si occupa di eolico. In che modo Xinte Energy potrebbe entrare in Solland Silicon ancora non si sa: può rilevarne le quote di maggioranza o prenderne solo una parte oppure decidere o meno l'espansione.

Pugliese, in audioconferenza con i sindacati, ha scelto la strada di non esporsi, rinviando ogni commento alla conclusione del sopralluogo dei tecnici. Quindi fra sette giorni.

Il policristallo prodotto a Sinigo è di alta qualità. Quindi particolarmente ambito. Ma riprendere la produzione costerà parecchio: per questo la Xinte vuol vederci il più chiaro possibile, anche e non solo tecnicamente, prima di sottoscrivere eventuali intese. Se vi sarà un accordo, il futuro della produzione a Sinigo dovrebbe essere assicurato, in caso contrario il destino della Solland appare piuttosto difficile, visto che lo stesso Pugliese - che nel frattempo ha versato anche ciò che doveva ai lavoratori per il mese di febbraio - ha dichiarato che da solo non è in grado di garantire la ripresa produttiva.













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