IL CASO

Solland, la Procura indaga 58 operai

L'indagine fa riferimento allo sciopero con cui gli operai avevano interrotto lo svuotamento dell'impianto di Sinigo. Il consigliere provinciale Alessandro Urzì: "Gli unici a pagare il prezzo sono i lavoratori"



BOLZANO. La Procura di Bolzano ha confermato che è stata avviata un'indagine a carico di 58 operai dell'ex Solland Silicon per violazione dell'articolo 650 del codice penale («inosservanza dei provvedimenti dell'autorità»). Gli operai stanno ricevendo in questi giorni le notifiche, come già rivelato dal consigliere provinciale Alessandro Urzì. L'indagine fa riferimento allo sciopero con cui gli operai avevano interrotto lo svuotamento dell'impianto di Sinigo, ed era scaturita da un esposto della società Ecocenter.

Le notifiche - per Urzì - sono derivate dal fatto che gli operai «non hanno accettato di spegnere gli impianti decretando così la morte della "loro" fabbrica e la perdita del loro lavoro».

«Potrebbe essere anche solo un atto dovuto - commenta Urzì - ma intanto c'è, alla faccia dei tavoli ministeriali, dei ricorsi pendenti, dello sciopero in corso».

«Dopo anni di vicende giudiziarie, aste e dubbi sulle procedure seguite, gli unici a pagarne il prezzo rischiano di essere solo i lavoratori», conclude Urzì. 













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