Solland, un altro rinvio: l’attività parte a settembre

I sindacati temono il bluff e si rivolgono al Ministero per avere delle garanzie Intanto la proprietà annuncia l’accordo con un produttore di pannelli cinese


di Ezio Danieli


MERANO. Una notizia negativa (purtroppo messa in preventivo) e una positiva sono emerse ieri mattina per la Solland Silicon di Sinigo nell'incontro fra Massimo Pugliese, l'imprenditore che ha acquistato dalla SunEdison il reparto policristallo, i sindacati territoriali e la rsu.

La notizia negativa è che la produzione inizierà alla fine di settembre e non il 15 luglio, come lo stesso Pugliese aveva fatto intendere pur manifestando dubbi a proposito. La notizia positiva è l'accordo che lo stesso imprenditore irpino ha detto di aver raggiunto con il primo produttore al mondo, un cinese, di pannelli fotovoltaici. Era questo accordo la condizione indispensabile per la ripresa dell'attività produttiva nel reparto policristallo. Ora tutto è risolto, pare, anche per quanto riguarda la Evonik, che dovrebbe fornire la materia prima da lavorare. Le giacenze in magazzino sono pronte, lo stesso dicasi per le promesse che la società germanica ha fatto a Pugliese.

La produzione pare destinata ad iniziare. Ma non prima di settembre, l'ha detto lo stesso Pugliese ai rappresentanti dei lavoratori. Resta il discorso legato ai dipendenti che ancora non sono stati assunti nella nuova realtà della Solland Silicon: sono una cinquantina e ancora si trovano in cassa integrazione. Una proroga per loro è stata già richiesta per i prossimi mesi.

A questo punto anche gli obiettivi di produzione che Massimo Pugliese aveva messo nero su bianco prima al Ministero e poi nella sede della Confindustria di Bolzano - una produzione fra le 4 e le 5 mila tonnellate entro la fine di quest'anno - slitta, per forza di cose, al prossimo anno, come pure la possibilità di assumere nuovo personale.

Soddisfazione, contenuta, ha espresso Maurizio Albrigo della Cisl al termine dell'incontro. Più cauto Stefano Schwarze della Cgil: "Vi sono ancora delle anomalie. Abbiamo bisogno di maggiori certezze anche da parte del Ministero allo sviluppo sociale e della Provincia che hanno avallato il trasferimento del ramo d'azienda".

A peggiorare il clima sono stati anche il ritardo nel pagamento degli stipendi agli operai del policristallo, almeno 10 giorni di ritardo negli ultimi mesi, e vari solleciti per ottenere le quote sindacali. In più si consideri anche la bocciatura dell'accordo, firmato dai sindacati e dall'azienda, sul secondo livello contrattuale: era stato respinto nettamente nel referendum fra i lavoratori.

La comunicazione, fatta ieri mattina da Massimo Pugliese, ha rasserenato un po' gli animi nel reparto policristallo di Sinigo. Ma la Solland Silicon continua ad essere ferma. La produzione, fino a settembre, non ripartirà. L'accordo raggiunto con il produttore cinese apre qualche prospettiva, ma gli operai, che attendono da tempo di tornare al lavoro, dovranno aspettare ancora.













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