SANITA'

Sono 220 i medici assunti per 3 anni senza patentino 

L’Anaao: «In molti non ce la faranno a superare l’esame servono almeno 5 anni I corsi troppo spesso si concretizzano in “quattro chiacchiere” che non bastano» 


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Sono 220 i medici assunti a tempo determinato (3 anni) senza patentino in tutti e quattro i Comprensori dell’Alto Adige: 95 lavorano nel Comprensorio di Bolzano, 57 a Merano, 39 a Bressanone e 29 a Brunico. I numeri li ha chiesti ed ottenuti dall’Asl il sindacato ospedalieri Anaao.

Si tratta di 220 giovani specialisti italiani, formati e validi che alla fine dei tre anni dovranno affrontare il patentino e se non lo passeranno saranno costretti a tornarsene a casa. «Esistono problemi concreti - spiegano al sindacato - perchè i corsi troppo spesso si concretizzano in “quattro chiacchiere” che non sono certo quelle che servono per superare l’esame che è serio. E tre anni sono troppo pochi, si dovrebbe dare loro 5 anni di tempo, come già si fa per i primari a chiamata diretta».

L’assunzione senza bilinguismo ha segnato uno strappo ad uno dei principi cardine dello Statuto di autonomia, proposto per affrontare la carenza di medici dall’ex direttore generale Thomas Schael, sottoscritto dall’assessora alla sanità Martha Stocker e formalizzato dalla giunta provinciale per fronteggiare una situazione di grave emergenza. Chi ha superato la selezione è stato già assunto con un contratto a tempo determinato di un anno, rinnovabile per altri due: perché diventi a tempo indeterminato dovrà però conseguire il patentino. Fin da subito comunque i medici hanno dovuto dimostrare di frequentare i corsi di lingua e di partecipare all'esame per ottenere la certificazione linguistica (non è necessario conseguirla al primo colpo, l'importante è ottenerla entro i tre anni).

«Purtroppo temiamo che molti di questi medici non ce la facciano - riprende l’Anaao - ed è un vero peccato. E ce ne sono poi molti altri che vorrebbero venire a lavorare in Alto Adige ma che sono fortemente scoraggiati dallo scoglio del patentino e non se la sentono di spostare qui la famiglia perchè pende sempre sulla loro testa la spada di Damocle del bilinguismo. Il rischio forte è di perderli da subito e non possiamo permettercelo. Forse la Provincia - ripetono - dovrebbe dare loro più tempo. Tre anni non bastano, ne servono almeno 5». Ricordiamo infatti che l’Alto Adige sopporta - come tutto il resto d’Europa - una cronica carenza di medici ed il sistema oltre a questi 220 medici assunti in deroga, regge grazie all’impiego di 140 contrattisti - fondamentale il loro utilizzo in Pediatria ed Anestesia - decine di professionisti ingaggiati attraverso le agenzie interinali e 46 pensionati (solo 1 uno a Bolzano 21 ore la settimana), 20 a Merano anche 40 ore la settimana, 17 a Bressanone ed 8 a Brunico).

Claudio Volanti sindacato medici Anaao spiega che l’Alto Adige vanta la quota di precariato più alta d’Italia: «Siamo in tutto 1.200 medici ed i precari negli ultimi 10 anni sono a questo punto quasi il 35% del totale. Un primato che non ci piace. Tra il resto alla regione è stata concessa nel 2017 dal governo una deroga - unica in Italia, che scadrà tra un anno - che viene massicciamente utilizzata solo in Alto Adige dove ci risultano ben 140 contratti d’opera. Ci risulta poi che siano almeno una cinquantina le cause in corso contro l’Asl da parte di personale precario che in alcuni casi ha lavorato anche 20 anni per il servizio sanitario provinciale come dipendente a tutti gli effetti salvo poi non essere riconfermato quando non più necessario (in questo caso si parla soprattutto personale infermieristico)».

I 140 medici contrattisti contribuiscono in maniera fondamentale a sostenere il sistema. Nel Comprensorio di Merano ve ne lavorano 40, il numero più alto di professionisti si trova in Pediatria (11 medici), Chirurgia generale (7), Anestesia (5), Ginecologia (4) e Medicina interna (4). Nel Comprensorio di Bressanone ce ne sono 60, in quello di Brunico 22 ed a Bolzano 18.

 













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