Spagnolli, c’è il «piano B» Lillo e Murano nel mirino

Gelo con i Verdi, torna l’ipotesi di allargare la maggioranza verso il centrodestra Lega: «Forza Italia ambigua dall’inizio». Margheri: tutto legato al progetto Benko



BOLZANO. Se con i Verdi è impossibile, si proverà con Enrico Lillo e Franco Murano di Forza Italia. Torna il piano B per la maggioranza comunale. Era questo ieri lo scenario più gettonato, dopo il fallimentare incontro-non incontro di Pd e Verdi del giorno prima, con il sindaco Luigi Spagnolli arrivato a riunione terminata.

Non è detto che il piano vada in porto. Potrebbe semplicemente servire come deterrente per smussare le unghie ai Verdi, con i quali la trattativa è ruvida. Altri, a sinistra, sono convinti che quello sia l’obiettivo vero, altro che piano B, perché garantirebbe l’approvazione del progetto Benko.

Di allargamento verso il centrodestra stanno discutendo in queste ore esponenti di Pd e Svp, questo è un fatto. E Spagnolli non ha mai nascosto la propria simpatia per una eventuale alleanza trasversale. Si tratterebbe di una operazione a termine. La giunta Spagnolli si garantirebbe con i voti di centrodestra un anno di sopravvivenza o poco più, poi il voto. «Continuiamo dirlo», commenta Carlo Vettori, capogruppo della Lega in consiglio comunale, «non facciamo che sottolineare le ambiguità di Lillo e Murano sulla mozione di sfiducia al sindaco. D’altronde è dall’inizio che Lillo strizza l’occhio a Spagnolli, dichiarandosi pronto a sostenerlo. Secondo me l’appuntamento era stato solo rinviato». Va detto che anche la Lega era tra i partner valutati , da una parte della Svp e dalla lista civica di Spagnolli. Il Pd ha messo il veto sui leghisti. Su Forza Italia le barricate sarebbero meno alte. «I due di Forza Italia non basterebbero», avverte Guido Margheri (Sel), «perché usciremmo dalla maggioranza anche noi tre della sinistra, e probabilmente anche Benedikter e qualcuno del Pd. Se l’operazione andrà in porto, non basterà il trasferimento di Lillo e Murano nella lista civica del sindaco». Margheri è convinto che sia tutto riconducibile al progetto Benko: «Il programma approvato dal consiglio comunale prevede cose precise in materia di politica urbanistica, interesse pubblico, superamento dell'articolo 55 quinquies, e deve essere rispettato senza aggiramenti in sedi para-istituzionali e "opache", magari facendo nuovamente l'occhiolino a forze politiche del centrodestra». Secondo Margheri, «la gestione non trasparente della politica urbanistica deve finire. Sarebbe inaccettabile la riproposizione in Consiglio del progetto Benko. Questo è il punto, oltre ai gossip politici». (fr.g.)

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