Spagnolli rompe il silenzio con i Verdi

Una lettera invita a guardare avanti, ma avverte: «Non tutti tra voi sono degni di fiducia». Stefanelli: è come un panzer



BOLZANO. Spagnolli rompe il silenzio con i Verdi. Lo fa con una lunga lettera aperta pubblicata su Facebook . È una lettera che dovrebbe riaprire le trattative per l’appoggio dei Verdi alla giunta, ma è un testo in «stile» Spagnolli, che invita a «buttarsi alle spalle» le ruggini degli ultimi mesi e allo stesso tempo rivendica tutte le scelte fatte, a partire dalla rottura con gli ecosociali e ribadisce che non tutti i Verdi meritano fiducia. Gli risponde Cecilia Stefanelli: «La mancanza di fiducia è reciproca. A questo punto meglio una commissaria». Stefanelli a parte, i Verdi preferiscono non passare al microscopio la lettera. «Il web è il web... Ci aspettiamo un incontro in cui parlare guardandoci negli occhi, preferibilmente sui temi», anticipa l’altro consigliere comunale Tobias Planer. Il 7 settembre l’assemblea dei Verdi deciderà la strategia sul Comune. La segretaria del Pd Liliana Di Fede annuncia che prima della assemblea, verrà organizzato un incontro tra Spagnolli, Pd e Verdi.

Parla Spagnolli. Sulla rottura elettorale con gli ecosociali, Spagnolli sottolinea: «Numeri alla mano, l'esito delle elezioni di maggio dimostra che la coalizione che ha governato la città dal 2010 al 2015 non ha preso la maggioranza dei voti. Pur con tutti gli errori che posso avere commesso e che ho commesso (sono umano anch'io), l'intuizione di fare una lista civica si è dimostrata non solo vincente, ma necessaria per formare una maggioranza». E si arriva al riavvicinamento ai Verdi, necessari per eleggere la giunta in consiglio comunale, dopo il «nein» di Anna Pitarelli. Spagnolli rivendica: per avere l’appoggio dei Verdi «ho promesso che il Consiglio avrebbe bocciato il Pru di via Alto Adige. Cosa che è avvenuta, sostanzialmente grazie alla richiesta di voto segreto con avallo mio e del vicesindaco» e non firmata dai Verdi. Spagnolli cita poi «affermazioni pubbliche politicamente scorrette e assai sgradevoli di qualche vostro esponente», che lo hanno portato a sua volta ad attaccare Cecilia Stefanelli in aula. Spagnolli parla della necessità di fiducia reciproca: «Tra i Verdi ci sono diverse persone degnissime della fiducia suddetta: non tutte». E poi l’invito a guardare avanti, ricordando che il programma è stato scritto insieme. Spagnolli cita il clima negativo contro gli stranieri: alla becera propaganda delle destre secondo cui le persone problematiche si possano semplicemente mandare via («via dove?»), Spagnolli invita a contrapporre «la nostra convinzione che solo la mediazione e il dialogo possano indurre le persone problematiche a non tradurre i loro problemi in comportamenti scorretti». Spagnolli parla inoltre di «sviluppo sostenibile della città» e promette chiarezza e trasparenza «sui temi che ci dividono». Infine, descrive l’assemblea del 7 settembre come il momento in cui i Verdi decideranno se il futuro della città sarà in continuità con il recente passato o se sarà «un salto nel buio».

La risposta dei Verdi. Planer non alza i toni, ma sottolinea: «Dice che dobbiamo guardare avanti, poi dedica metà della lettera a una ricostruzione della storia recente vista attraverso i suoi occhi. Aspettiamo di parlarci a voce, è meglio...». Cecilia Stefanelli ha già annunciato le dimissioni dal Consiglio, se i Verdi sosterranno la giunta. Gelida la sua replica a Spagnolli: «Bisogna guardare avanti, dice il sindaco. Così come ha sempre fatto, mi viene da pensare, senza guardare in faccia a nessuno, come un capitano che non si accorge di essere rimasto da solo, o come un panzer fuori controllo». L’operazione della lista civica, nata per scaricare gli ecosociali, è stata un fallimento, aggiunge. La sua ricostruzione prosegue così: «Nella riunione precedente alla votazione della fiducia alla giunta, Spagnolli aveva assicurato il no al progetto. Aveva anche detto "le persone presenti mi sono tutte testimoni". Mi era sembrata un'espressione da film, ma non vi ho dato molto peso. Sbagliando. Le affermazioni sgradevoli che io, secondo lui, avrei fatto nei suoi confronti, non sono state altro che la trascrizione di quello che aveva affermato in consiglio comunale. Ma un mese dopo Spagnolli ha ribaltato la frittata annunciando il suo sì al Pru di via Alto Adige. Questo per me è sufficiente per non avere più fiducia in questo sindaco». (fr.g.)

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