Speed check, 417 sanzioni in due mesi

Multati due automobilisti che viaggiavano oltre i 100 orari sull’Arginale e in via Galilei. Controllati oltre 18 mila veicoli


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Tra marzo e aprile la polizia municipale ha inflitto 417 sanzioni per eccesso di velocità grazie agli otto speed check distribuiti in tutta la città, dall'Arginale a viale Druso, da via Cadorna a Corso Italia, passando per via Claudia Augusta e via Galilei.

Sanzioni anche per posta. L'automobilista in assoluto più indisciplinato è stato sorpreso mentre sfrecciava a 110 chilometri orari lungo l'Arginale: la pattuglia dei vigili urbani, che era peraltro nei paraggi, non è riuscita a fermarlo per contestargli l'infrazione, che gli è stata recapitata per posta nei giorni immediatamente successivi. Un altro automobilista è stato immortalato mentre viaggiava a 105 chilometri all'ora in via Galilei.

Per entrambi il Codice della Strada prevede una sanzione piuttosto severa: 530 euro di multa, la decurtazione di sei punti dalla patente di guida e la sospensione del documento guida da uno a tre mesi. Se l'infrazione di uno dei due fosse stata commessa durante le ore serali o notturne, tra le 22 e le 6 del mattino, la sanzione pecuniaria sarebbe salita automaticamente a 708 euro.

Dal numero delle sanzioni inflitte (417 in poco meno di due mesi) si evince che la polizia municipale multa in media sei-sette bolzanini al giorno grazie ai totem arancioni, che nella maggior parte dei casi fungono da deterrente, inducendo gli automobilisti a rallentare e a guidare con maggiore prudenza.

L’analisi. Andando ad analizzare i dati si evince peraltro che ad essere multata è una percentuale piuttosto ridotta di automobilisti, pari a circa il 2,2 per cento del totale. In particolare a marzo sono stati controllati 8.480 veicoli e le sanzioni sono state 211, mentre ad aprile il numero di veicoli controllati è salito a 10.295 e le sanzioni sono state 206.

Manca ancora qualche giorno a fine mese, quindi c'è da presupporre che il numero delle contravvenzioni salirà leggermente.

L’atteggiamento dei bolzanini. In linea generale si può affermare, in ogni caso, che gli automobilisti - forse proprio per la paura di essere multati - hanno iniziato a guidare con maggiore prudenza nei tratti in cui sono stati posizionati gli speed check.

In viale Druso in particolare le auto procedono disciplinate a velocità ridotta e gli eccessi sono davvero pochi. Il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti, da noi contattato per commentare gli ultimi dati, ha sottolineato che i vigili urbani continueranno a fare il loro lavoro, anche grazie agli speed check, tenendo presente che il fine ultimo dei controlli resta sempre «la sicurezza degli utenti della strada, sommata alla riduzione del numero degli incidenti stradali».

I possibili sviluppi. Sono almeno due le questioni ancora in sospeso in materia di speed check, che saranno discusse subito le elezioni comunali. Innanzitutto bisognerà decidere se installarne altri (via Resia sembra in pole position) e in seconda battuta bisognerà valutare se aumentare i limiti in città da 40 a 50 chilometri all’ora.

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