Spy-story a Castel Labersper le sterline false dei nazisti



Merano torna ad essere un set per raccontare una storia che appassiona ancora gli storici per i suoi molti risvolti ancora misteriosi, soprattutto nel Dopoguerra. Tutto ruota intorno a castello Labers, da dove venivano smistate in tutto il mondo le sterline false, durante la seconda guerra mondiale, una truffa ideata dai nazisti allo scopo di indebolire l’economia inglese, chiamata in codice “Operazione Bernhard”.
 La vicenda ha ispirato un documentario storico realizzato dal regista Roberto Condotta di Merano, “Il castello delle sterline”, realizzato per Passpartù, un programma della Rai di Bolzano.
 La famiglia Stamp-Neubert proprietaria del castello Labers ha concesso l’utilizzo del maniero per le riprese che sono terminate pochi giorni fa. Per due giorni l’abituale vita del castello - albergo, fatta di riposo e benessere, è tornata indietro nella storia fino al 1944. Sul set sono arrivati i mezzi d’epoca originali dell’epoca: sidecars Bmw - r75, una Käbelwagen e una Citroen traction Avant del 1955, un modello risalente al 1937.
 Recitano anche figuranti in divise dell’esercito tedesco e uno nella parte del maggiore delle SS Friedrich Schwend, partigiani, diplomatici giapponesi, un bambino nelle vesti di Luciano De Marchi, figlio di Amos De Marchi, l’autista del diplomatico Mitsonubu, (interpretato da Raoul Tommasi) ucciso dai partigiani, e dell’ufficiale nazista a capo dell’operazione falsificazione. Il cast composto da meranesi e da tre uomini provenienti dal Trentino. La troupe disponeva di tre operatori di ripresa: Matteo Berto, Kurt Moser, e per le riprese di backstage, Giovanni Cristalli del Cineclub di Bolzano. Le musiche originali sono state composte dal musicista Robert Balbo. Da Monclassico e Dimaro in Val di Fiemme sono arrivati Walter Meneghini, Enzo Mochen e Pierluigi Cologna, figuranti specializzati che fanno parte dell’Associazione di ricostruzione storica Feldgrau che ha come finalità lo studio l’approfondimento di fatti storici inerenti alla Prima e Seconda Guerra Mondiale con sede a Genzano di Roma. «E’ la prima volta che partecipiamo in regione come figuranti. Veniamo chiamati dalle amministrazioni di Ferrara e Milano per le rievocazioni di battaglie, raduni sulla linea gotica e quella gialla a Rimini, eventi che ricevono il patrocinio della presidenza della Repubblica - spiegano i tre protagonisti - siamo stati chiamati anche dal regista Pupi Avati per il suo film Baciami piccina. Siamo stati anche ad El Alamein in Egitto nel 2002 per le celebrazioni della battaglia del 1942. In Italia siamo stati anche a Pian delle Orme a Latina, per l’inaugurazione del monumento a tutti i caduti della seconda guerra mondiale, durante lo sbarco di Anzio».
 Il bambino De Marchi (vissuto a castello Labers) è interpretato da Paul Nikolaus Störk, figlio della giornalista Gudrum Esser di Radio Tirol. Tra le intervistati nel documentario figurano anche Ezechiele Podavini, organista e professore di musica in pensione, il quale ha scoperto le sterline false dentro l’organo della chiesa di San Valentino. I partigiani sono Alberto Borile e Sergio Feller, mentre nella parte dei due diplomatici giapponesi figurano Hajime Saito, di professione cuoco al ristorante Sissi e il suo collega Koki Sato.













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