L'impianto

Stadio Druso, ma quanto ci costi: spese salite di 1,73 milioni 

Ci si è dovuti anche adeguare alle richieste di sicurezza da parte di Figc e questura. Ricavato un nuovo parcheggio con accesso al fiume per i mezzi di soccorso dei pompieri. Il nuovo impianto sarà pronto fra un paio di mesi


Davide Pasquali


BOLZANO. Il risanamento dello stadio Druso costerà alle casse pubbliche 1,73 milioni di euro in più rispetto a quanto preventivato. Lo ha annunciato il vicesindaco Luis Walcher, assessore ai Lavori pubblici. I costi sono cresciuti per molti motivi, non ultimo il Covid, che ha pesato per circa duecentomila euro.

Il vicesindaco ha spiegato: «Ho portato la delibera in giunta comunale, il relativo promemoria era già passato una settimana fa. Riguarda la terza perizia dello stadio Druso, quella massiccia, per un milione e 700 mila euro». Perizia che è stata approvata. Come ha chiarito ieri in giunta comunale l’assessore ai Lavori pubblici, «adesso siamo a un totale costi di 17.773.000 euro. Oltre a ciò, posso già dire che fra due mesi avremo la fine del cantiere e per questo sono anche lieto che uno dei grandi cantieri della città si va a chiudere per avere un’altra opera importate e finita».

Il vicesindaco è conscio che la cifra di un milione e settecentomila euro sia «grande ed importante, ma siamo comunque dentro al quinto d'obbligo dell'importo contrattuale, quindi non dobbiamo nemmeno fare un altro contratto, un contratto a parte, ma possiamo fare una stipula di un atto aggiuntivo, solo per spiegare che qua anche con i costi siamo rimasti dentro un certo margine, anche se ovviamente la perizia con un milione 731 mila euro è molto importante».

Per quanto riguarda la perizia del Druso, ha ribadito Walcher, «è la variante finale, una perizia massiccia, con tutti i cambiamenti che l'arco del tempo ha provocato». Circa 200 mila euro sono solo i costi in più per via del Covid. «Ci sono poi costi in più perché si è dovuto variare, perché anche la questura nell'arco del tempo a causa delle regole cambiate dalla federazione di Roma ha chiesto, soprattutto per il settore ospiti, un accesso modificato, motivo per cui abbiamo dovuto fare anche questo». Ci sono poi dentro «anche lavori imprevisti che erano da fare; chiunque sia stato allo stadio lo sa: abbiamo dovuto creare questo parcheggio verso il Palamazzali, che svolge una funzione specifica anche per i pompieri, come accesso diretto ai prati del Talvera, soprattutto quando i vigili del fuoco devono entrare velocemente con il gommone, perché sulle ciclabili avevano diversi problemi». Insomma, il milione settecentomila e rotti «è la somma di tutto quello che negli ultimi tre anni abbiamo modificato, migliorato, ampliato».













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