Stelzer, la passione di mettere nei vestiti qualità ed eleganza

Disegna e crea collezioni prêt-à-porter e capi di alta moda I suoi prodotti sono sui mercati dall’Europa agli Usa, all’Asia


di Ezio Danieli


MERANO. Mente creativa e creatrice, nonché fondatrice della casa di moda De Call, Alexandra Stelzer è una donna moderna. Mamma, di un ragazzo, ha una passione smisurata per la moda, ha incominciato a presentare le proprie collezione prét-â-couture sin dalla metà degli anni Novanta sui mercati nazionali e internazionali, in Europa, Stati Uniti ed in Asia.

Diplomatasi all'Accademia italiana Moda di Firenze, Alexandra Stelzer si immerge nel mondo della moda e veste la donna moderna, cosmopolita e sensuale che si presenta fortemente femminile senza mai peccare di invadente aggressività, sinuosamente elegante e raffinatamente preziosa. Ma Stelzer si dedica anche all'abbigliamento per uomo.

"Disegno, creo, confeziono e poi vendo: faccio tutto con notevole passione e con rinnovato entusiasmo. Finora è andata bene". I capi firmati De Call sono prodotti esclusivamente in Italia: “Lavorazione artigianale e qualità ad alto livello - dice Alexandra Stelzer - sono una conditio sine qua non, design e materiali all’avanguardia una prerogativa per creare non solo le collezioni prêt-à-porter che accompagnano la donna dal brunch mattutino al cocktail serale, dal business al tempo libero, ma anche pregiati abiti da sposa e lussuose creazioni di alta moda".

Oltre a seguire le linee De Call come art director, dove realizza sei collezioni all'anno, Alexandra Stelzer "lavora come consulente stilistica per grandi marchi di moda, shopdesign e fashionstilyst. Inoltre mi impegno a contribuire in occasioni di eventi di beneficenza a favore di bambini bisognosi". Un ruolo attivo dunque. "La mia professione è gratificante e la svolgo con grande passione. Credo sia proprio questo il segreto principale che mi ha portato a emergere. Certo, la passione non basta. Bisogna anche fare scelte precise. Fra queste, credo che quella vincente sia stata la scelta delle stoffe che sono rigorosamente nostrane, come pure la confezione degli abiti, per la quale ci affidiamo a personale italiano. Ho scelto di non andare in Cina, dove il costo del lavoro è notevolmente inferiore. È un Paese che amo e dove ho anche un discreto mercato, ma i miei abiti sono italiani e qui devono continuare ad essere disegnati e quindi realizzati".

Alexandra è anche mamma. Suo figlio Raphael ha dieci anni. "Nei primi anni ho dovuto rinunciare, in parte, al mio lavoro. Avevo ridotto le ore di impegno: ogni figlio merita di avere la priorità. Credo sia importante ricordare che mai bisognerebbe rinunciare a far crescere un figlio per favorire la carriera sul lavoro. Non è semplice fare ciò. Ma il giusto equilibrio, se si ha la volontà giusta, lo si trova sempre. Come ho fatto io, con la soddisfazione che ora Raphael è cresciuto è si interessa già al mio lavoro, chiede delle stoffe e dei disegni. Sì, lo posso proprio dire: anche come mamma mi sento proprio realizzata".

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