Stop al taglio delle indennità, la spuntano i sindaci Svp
La legge elettorale depositata da Noggler: allargamenti delle giunte senza limiti di costo Per Bolzano vengono introdotte le soglie di sbarramento: 3% per le liste, 7% per le coalizioni
BOLZANO. Giù le mani dalle indennità dei sindaci e degli assessori (Svp). Tanto hanno protestato, che ce l’hanno fatta. Cadrà il taglio dei compensi obbligatorio nel caso di allargamento delle giunte. Sarà Bolzano a permettere questa opportunità. Nel disegno di legge urgente depositato dall’assessore regionale Josef Noggler sul sistema elettorale per il capoluogo è stata introdotta una norma che cancella i tagli che tanto hanno fatto infuriare sindaci e assessori in giro per la provincia. La legge va approvata entro gennaio, per essere utilizzata alle comunali di maggio a Bolzano. La discussione potrebbe iniziare già oggi nella commissione legislativa convocata a Trento.
Con l’ultima tornata elettorale del maggio di quest’anno erano scattate le nuove regole fissate nella legge regionale sui Comuni: taglio delle giunte rispetto al passato, ed eventuali allargamenti ammessi a costo zero, con suddivisione del budget iniziale tra tutta la giunta. La decurtazione non è mai stata digerita. Prima delle comunali di maggio si disse che a queste condizioni era sempre più difficile trovare candidati per le liste. Adesso arriva la «sanatoria». Nel disegno di legge «Disposizioni in materia di composizione ed elezione degli organi delle amministrazioni comunali» depositato lunedì da Noggler si legge che «viene rimosso, per tutti i Comuni, il vincolo di spesa che imponeva la riduzione proporzionale delle indennità mensili degli assessori in caso di aumento del loro numero ad opera dello statuto comunale».
Per quanto riguarda la giunta di Bolzano, il disegno di legge prevede la possibilità di arrivare a nove componenti, sindaco compreso. Andrebbe però modificato lo statuto comunale, in cui era stato fissato il numero massimo di sette componenti. Sul sistema elettorale per il capoluogo, come annunciato sul giornale di ieri, Noggler ha presentato un disegno di legge semplificato, che prevede solo l’introduzione di soglie minime per le liste. L’assessore regionale non ha contemplato né la riduzione dei consiglieri comunali da 45 a 35, né la cancellazione del ballottaggio. Sono questi ultimi due gli obiettivi della Svp e della destra tedesca contro cui Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) ha promesso ostruzionismo. «Per fare passare il taglio dei consiglieri bisogna trovare una maggioranza in consiglio regionale, ma anche il Pd si è dichiarato contrario», ricorda Noggler.
Le soglie prevedono uno sbarramento del 3% per le liste e del 7% per le coalizioni (con soglia minima del 2,2% per le liste collegate). Con questa formulazione Noggler è convinto di mettere la legge al riparo da eventuali contestazioni di legittimità costituzionale, legata al diritto di rappresentatività dei gruppi linguistici.
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