Stranieri da regolarizzare, in Alto Adige sono circa 600

I dati del ministero degli Interni indicano 4567 invii soprattutto fatti da privati in quanto il 14 era sabato e la maggior parte dei Patronati è chiuso



Il primo giorno di regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari segna un importante risultato: i dati del ministero degli Interni indicano 4567 invii soprattutto fatti da privati in quanto il 14 era sabato e la maggior parte dei Patronati è chiuso. Anche in Alto Adige si attende un buon riscontro visto le centinaia di consulenze fatte nei giorni antecedenti al 15 di settembre. Nel primo giorno di regolarizzazione la provenienza delle persone che hanno trasmesso il modello è l’India (843), seguita dal Bangladesh (685), Ucraina (493), Cina (489), Egitto(392, Marocco (392), (dati del ministero degli interni). Questa sanatoria riguarderà sicuramente il lavoro domestico e l’assistenza alle persone non autosufficienti. Si potrà fino al 15 ottobre inviare i moduli di regolarizzazione di lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno, con permesso scaduto, revocato o annullato. La normativa non prevede, a differenza di altre volte, limiti numerici prefissati. A livello nazionale si ipotizzano 380 mila istanze di regolarizzazioni, in Alto Adige se ne attendono circa 600. Per la regolarizzazione – precisa Marco Pirolo, responsabile del Caaf della Cgil/Agb –, il lavoratore straniero irregolare deve dimostrare, tramite documentazione di organismi pubblici, di essere in Italia almeno dal 31.12. 2011. L’impiego irregolare deve avere inoltre una durata di almeno tre mesi alla data del 09.08.2012 e deve essere ancora in corso alla data di presentazione dell’istanza. Il datore di lavoro deve attestare un reddito adeguato, con un imponibile non inferiore a 27.000,00 euro o, in caso di monoreddito, 20.000,00, questo non vale in caso di datore di lavoro non autosufficiente, attestato con idonea documentazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità