«Su domeniche e festivi un favore ai prepotenti»

Amort (Unione): «Un regalo ai colossi e un danno ai piccoli costretti a chiudere» Chiesto anche un giro di vite sui mendicanti. Duzzi: «Sgravi fiscali per gli affitti»


di Alan Conti


BOLZANO. Una grande distribuzione “prepotente” sta gestendo come vuole le aperture festive e domenicali e strozza - così facendo - il commercio di vicinato. In occasione dell’assemblea generale dell’Unione commercio il presidente Walter Amort pala chiaro in tema di liberalizzazioni e si rivolge direttamente al presidente della Provincia Arno Kompatscher che era presente in platea. «Chiediamo alla giunta di attivarsi per mettere in atto iniziative efficaci contro queste aperture: al momento il semaforo lampeggia sul giallo e la precedenza ce l'ha il prepotente». Duro, come detto, l'attacco alle aperture selvagge. «Non hanno prodotto niente, se non lo spostamento del fatturato dalle aziende a conduzione familiare alla grande distribuzione». Resta da capire, però, quanto l'autonomia provinciale permetta realmente di muoversi in questo ambito. «Non possiamo prendercela con il cittadino che va a fare la spesa la domenica o con i negozi che scelgono di restare aperti. La verità è che manca una legislazione chiara. Serve che la politica si esprima su questa questione e serve un quadro legislativo predisposto a livello locale che tenga conto anche delle aree a vocazione turistica». Amort è preoccupato anche per i cambiamenti presenti in zona industriale. «Chiediamo all'amministrazione di limitare il commercio al dettaglio e di rivitalizzare il centro e i quartieri urbani». L'ultima stilettata al fenomeno dei mendicanti. «Ormai non esistono più le persone che chiedono monete in modo silenzioso e corretto. É in corso una sorta di azione mirata, organizzata con metodi aggressivi. In questo modo Bolzano presta il fianco alla criminalità e per questo chiediamo alla Questura di individuare assieme ai Comuni misure idonee per mettere finalmente un freno a quest’eccesso».

Come calmierare gli affitti.

Gli affitti di Bolzano sono il nodo della progressiva desertificazione dei locali commerciali in città. L'altro lato di una tenaglia rispetto allo strapotere della grande distribuzione, dei megastore e delle catene. Qui, però, il Comune di Bolzano qualcosa può fare e dopo l'appello di Confesercenti per istituire un ufficio amministrativo per monitorare i negozi sfitti il vicepresidente dell’Unione, Dado Duzzi, si spinge oltre. «Perchè non pensare ad una forma che preveda contratti concordati tra la pubblica amministrazione, gli esercenti, le attività commerciali e i proprietari degli immobili che punti a tagliare gli affitti in cambio della garanzia di una riduzione degli oneri amministrativi, tariffari e fiscali da parte del Comune?».

La domanda è rivolta direttamente al nuovo sindaco Renzo Caramaschi che ieri era presente all’assemblea.

«Ogni volta che si spegne un'insegna non ne soffre solo la vita economica ma anche quella sociale. La chiusura di via Claudia Augusta da sud, per esempio, non solo non ha portato i risultati sperati in termini di inquinamento ma ha, al contrario, generato una crisi difficilmente recuperabile».

Identità di orizzonti con Confesercenti, invece, nella necessità di «identificare una figura professionale che sappia promuovere interventi mirati gestendo anche le varie iniziative».

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