Sull’imposta di soggiorno il consiglio ascolta l’Hgv

Seduta sospesa e poi via libera all’aumento di 30 centesimi per tutti gli alberghi Casolari: «Più equi i rincari differenziati in base alla categoria della struttura»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Il consiglio comunale si piega al volere dell’Hgv, l’organizzazione degli albergatori, e con la maggioranza respinge la proposta della Civica di Merano di introdurre un aumento dell’imposta di soggiorno dal gennaio 2017 più equa e soprattutto più redditizia per l’Azienda di soggiorno. Ad ammettere che gli accordi erano presi e la proposta di adeguamento di 30 centesimi per ciascuna delle tre categorie di imposta (alberghi a 5 e 4 stelle, a 3 stelle e il resto delle strutture ricettive) era immodificabile, in aula è stata la stessa assessore Gabriela Strohmer. Insomma, Verdi, Svp e Alleanza non potevano sottrarsi agli accordi presi con l’Hgv.

Dal 1° gennaio 2017, l’imposta di soggiorno prevede un onere di 1,60 euro a pernottamento per i turisti ospiti degli alberghi di lusso, 1,30 euro per gli hotel a 3 stelle e 1 euro per gli altri. L’incremento di 30 cent andrà nelle casse dell’Azienda di soggiorno e non passerà in quota parte a Merano Marketing. "Un adeguamento poco equo – aveva segnalato in aula Andrea Casolari, consigliere della Civica e vicepresidente dell’Azienda di soggiorno – perché penalizza il turista per così dire povero e favorisce quello che sceglie il Palace piuttosto che il Mignon o il Meranerhof e che di un euro in più o in meno sul conto manco si accorge".

Con l’adeguamento di 30 centesimi per categoria si realizza un aumento d’imposta del 23% per le strutture di lusso, del 30% per le medie e del 42% per alberghi più piccoli, garni e campeggi. La proposta della Civica, bocciata dalla maggioranza dopo oltre 20 minuti di sospensione della seduta, era quella di passare da 1,30 euro a 2 per gli alberghi di lusso, da 1 euro a 1,5 euro per quelli intermedi e da 70 cent a 1 euro per le altre strutture. "Questa soluzione – aveva spiegato Casolari – è più equa e redditizia. L’adeguamento sarebbe del 42% per le categorie minori e del 50% per quelle maggiori. Con la vostra soluzione Azienda di soggiorno incasserà circa 300 mila euro in più all’anno, con la nostra 520 mila euro, rendendo di fatto autonomo l’ente turistico dai contributi volontari comunali".

Le tesi di uniformità sul territorio comprensoriale sono state demolite: Tirolo si discosta dagli altri Comuni con un aumento di 40 cent anziché 30, Merano continuerà a versare a Merano Marketing il 10% dell’introito contro il 15% dei Comuni della periferia.

Un mese fa a chiedere l’aumento dell’imposta di soggiorno dal 2017 dentro l’Azienda di soggiorno erano stati quegli stessi albergatori che nel 2012 avevano fatto il diavolo a quattro per impedire l’introduzione della tassa. Cosa è cambiato? I turisti l’imposta l’hanno accettata e con i maggiori introiti che riceve l’ente turistico si investe di più nel settore.













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