Sulla “nuova” via Kennedy l’ombra della burocrazia

Il progetto di riqualificazione si complica se si pensa a modifiche ai marciapiedi Si parla in gran parte di proprietà private e quindi eventualmente da espropriare


di Bruno Canali


LAIVES. Riqualificazione di via Kennedy, più facile a dirsi che a farsi, a meno che per riqualificazione non si intenda la sistemazione di qualche fioriera e qualche panchina qua e là, insieme a segnali di divieto di transito per i mezzi pesanti e l'innalzamento dei passaggi pedonali a livello marciapiede, come è a Pineta. Una scelta, questa, discutibile per l'intrinseca pericolosità che l'accompagna (vedi le auto che ogni giorno a Pineta parcheggiano sul passaggio pedonale). Il fatto è che le dimensioni della carreggiata di via Kennedy sono il minimo indispensabile per far passare i mezzi su due sensi di marcia e inoltre, come ricorda il consigliere comunale Roberto Ceol, che su questo aveva presentato un'interrogazione lo scorso anno, i marciapiedi, alcuni parcheggi e i passi carrai ancora proprietà privata sono una miriade. Quindi, solo pensare di espropriarli tutti significherebbe tempi imprevedibili. Non ultimo, le costruzioni fronte strada sono a ridosso della carreggiata e in più punti non si potrà “guadagnare” un centimetro in più di quelli attuali, a meno che non si immagini di abbattere qualche casa.

Se si prende come esempio la procedura di esproprio (non ancora conclusa) di una decina di metri di marciapiede privato che da via Kennedy sale verso la zona 46 (ufficio postale) si comprende quali possano essere i tempi per fare altrettanto con decine di proprietà private lungo la via, sperando che non scattino ricorsi che allungehrebbero ulteriormente i tempi.

Anche con l'apertura della variante in galleria poi, via Kennedy (come è per la statale 12 a San Giacomo) dovrà comunque mantenere dimensioni minime per consentire il transito di qualunque genere di mezzi in entrambe le direzioni. Ciò perchè se la galleria dovesse essere bloccata anche solo per effettuare manutenzioni (succede periodicamente in quella di San Giacomo) tutto il traffico verrà spostato su via Kennedy. In questo senso è stato più facile a San Giacomo sud con la riqualificazione, perchè lì c'erano effettivamente gli spazi lungo il lato est della statale, ma in via Kennedy è tutt'altra cosa. La realtà dice che per quest'autunno o comunque entro fine anno la galleria della variante alle spalle di Laives sarà aperta al traffico. Per quell'appuntamento nemmeno sognare di arrivare in tempo con la riqualificazione di via Kennedy; piuttosto, come aveva dichiarato tempo addietro polemicamente il consigliere Christian Bianchi, quello che si riuscirà a fare sarà installare agli ingessi sud e nord della città dei cartelli di divieto di transito per i mezzi con peso superiore ai 75 quintali, estendendo l'ordinanza oggi in vigore durante le ore notturne e di prima mattina.

Per il resto, inevitabilmente, passerà parecchio tempo.

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