Talvera, Isarco e Adige si rifanno alveo e sponde

Alla confluenza fra torrente e fiume lavori per rinaturalizzare l’alveo Si elimineranno i pericolosi gorghi. In futuro si potrà scendere col kayak


di Davide Pasquali


BOLZANO. Escavatori sull’Adige. Escavatori in più punti sull’Isarco. Escavatori alla confluenza col Talvera. Escavatori sul Talvera vero e proprio. In queste settimane, per dirla alla bolzanina, è tutto un fiorire di pachere all’opera. Ma che succede? In gergo tecnico si chiamano misure di compensazione ambientale. Tradotto: siccome la società idroelettrica provinciale Sel sfrutta i corsi d’acqua per produrre energia, guadagnandoci ma generando al contempo squilibri all’ambiente acquatico, soprattutto per le repentine variazioni di livello, deve cercare di compensare. Rinaturalizzando i corsi d’acqua e creando pure nuove zone ricreative per la popolazione. Il tutto a spese sue.

Cominciamo dal fiume principale. A ponte Adige, con un certo disappunto ma apprezzando almeno la vasta cartellonistica esposta che spiega con dovizia di particolari, i ciclisti non possono più imboccare la pista per Merano: chiusa fino a Settequerce, fino a fine Aprile. Non crediate: fa freddo freddo ma i cicloamatori bolzanini sono letteralmente uno stuolo. Ora gli tocca passare per Frangarto e Riva di Sotto: 7,2 chilometri di deviazione. Oltre ponte Adige si risistemano le sponde del fiume: rialzo e rinforzo degli argini; qui la Sel non c’entra. Lavora e paga la Provincia.

A lavorare a sud di ponte Adige è sempre la ripartizione provinciale opere idrauliche, allo scopo di migliorare l’ecologia e la valenza paesaggistica e ambientale. Ma a pagare qui, come altrove, è Se Hydropower, società di Sel. A ponte Adige si sta allargando l’alveo del fiume, fra depuratore e ponte ciclabile per Appiano. La sponda sinistra verrà rafforzata con la costruzione di un muro in massi ciclopici, ricoperto di materiale terroso e rinverdito al termine dei lavori. L’alveo del fiume verrà allargato e rimodellato, per migliorare l’ecosistema per pesci e altri organismi acquatici. Le scarpate verranno modellate in modo irregolare e con pendenza modesta, in modo da sviluppare un ecosistema naturale.

Passiamo all’Isarco. Si lavora da ponte Resia a ponte Palermo, alla confluenza con il Talvera, prima e dopo ponte Loreto. Si sta aumentando la variabilità morfologica realizzando una sponda naturale. Si sta proteggendo dall’erosione il muro di sponda in destra orografica mediante la posa di micropali. Si sta creando una connessione tra la città e l’Isarco, predisponendo un’area ricreativa aperta verso il fiume, lungo la pista ciclabile e la pedonale. Qui, come nei tratti successivi del corso d’acqua, fino a ponte Loreto, si procederà all’alimentazione dell’alveo del fiume con sedimenti ghiaiosi, sempre per aumentare la variabilità morfologica e per limitare l’erosione. Nelle zone in corrispondenza dei ponti - in questi ultimi giorni si sta lavorando a ponte Resia - si sta scavando per aumentare la capacità di deflusso delle acque. Tradotto, si riducono di superficie le isole prima e dopo i piloni di sostegno, per far scorrere meglio l’acqua.

Altri lavori sono cominciati in questi ultimi giorni sul Talvera, sia alla confluenza con l’Isarco sia a monte, sotto ponte Sant’Antonio, dove la ciclabile è stata interrotta all’altezza del campo da softball, con deviazione sulla passeggiata.

Anche qui lo scopo è restituire naturalità a un corso d’acqua di gran interesse paesaggistico. Si vuole ripristinare l’interconnessione tra gli habitat acquatici di Talvera e Isarco. Si interverrà per modificare le briglie del torrente Talvera, per recuperare la transitabilità della fauna ittica e ancora di più per eliminare i gorghi a valle delle briglie, che in passato hanno causato incidenti, anche mortali. Anche qui, inoltre, si vuole migliorare l’ambiente acquatico e la varietà strutturale dell’alveo. Infine si tiene ad accrescere il valore ricreativo del Talvera, rendendolo più idoneo alla pesca e agli sport di acqua mossa. Tipo kayak, canoa e via pagaiando. Per chi non dovesse crederci, andate a guardarvi i cartelloni in zona Eurac o sopra ponte Talvera.

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