Team K, liste aperte nei Comuni 

Le amministrative. Nei centri piccoli e medi non ci sarà il simbolo: «Alleanze con le liste civiche, non concorrenza» La strategia su Bolzano: «Faremo pesare i nostri voti e parleremo con chi ha una visione su opere e scuola trilingue»



Bolzano. Cambio di strategia del Team Köllensperger sulle elezioni comunali della primavera 2020. Alcuni mesi fa l’annuncio: «Ci saremo ovunque». Ci saranno, ma senza simbolo, all’interno di liste civiche. Non ne fanno mistero, ritengono che questa sia la strada che più metterà in difficoltà la Svp. «Lo scenario ottimale? Una sola lista civica per Comune, rompendo lo schema che vede la politica provinciale riprodotta in piccolo nei Comuni», conferma Peter Faistnauer, che coordina con Josef Unterholzner il gruppo di lavoro sulle comunali. La decisione di correre senza il simbolo del Team K riguarderà tutti i comuni, tranne i principali. «Bolzano e Merano fanno partita a sé», annuncia Paul Köllensperger. Il Team K festeggia un anno di attività. Ieri taglio della torta al Laurin. Il segretario generale Alex Oberkofler e la consigliera Maria Elisabeth Rieder hanno fatto il punto sull’operato istituzionale: sanità, economia ed ecologia, formazione, sociale e digitalizzazione i temi in consiglio provinciale.

Il capoluogo

Köllensperger conferma il retroscena su Bolzano: «L’indisponibilità della Svp nei nostri confronti ha fatto naufragare il progetto che avrebbe potuto garantire la vittoria al primo turno». Il progetto era Caramaschi candidato sindaco appoggiato dall’attuale coalizione più il Team K. Al Pd un appello. «Non si facciano ricattare dalla Svp». Per quanto li riguarda, «ci saremo e avremo un peso, che useremo. Dialogheremo con chi è disponibile a ragionare su una visione di lungo respiro, dalle opere alla scuola trilingue».

A Merano

Francesca Schir, vicepresidente del direttivo, annuncia che a Merano le elezioni comunali verranno preparate con modalità pubblica: «Coinvolgeremo nel programma e nella costruzione della lista tutte le persone interessate». Un invito in particolare: «Chiediamo alle donne di mettersi in gioco e candidarsi. C’è bisogno di loro».

Gli altri Comuni

Köllensperger annuncia: «Non faremo concorrenza alle liste civiche. Ci interessa collaborare». Rinunciare al simbolo è un modo per sottrarsi alla conta? Il Team Köllensperger teme un insuccesso? Così Faistnauer, ex sindaco di Campo di Trens: «Abbiamo capito che c’è una spinta da parte della popolazione per andare oltre lo schema classico. Lo dimostrano i Comuni in cui le liste civiche hanno già un sindaco, magari ex esponenti della Svp cacciati dal partito proprio per la decisione di schierarsi con una civica». L’idea è di sfidare la Stella alpina su questo terreno: «Preparare una lista civica interessante, con persone stimate. La Svp si schiererà contro o accetterà una svolta, entrando nella lista stessa?». Perché dovrebbe rinunciare al proprio simbolo? «Perché se non cambierà, la Svp rischia di fare la fine dei dinosauri, estinti perché inadatti alle nuove condizioni». Köllensperger aggiunge: «Sì a liste unitarie, con rappresentanti dei due gruppi linguistici». FR.G.

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