Telecamere in tutti i Comuni della Bassa

Il presidente del Comprensorio: «Ne serviranno 50 e saranno posizionate all’ingresso e all’uscita dei paesi»


di Massimiliano Bona


EGNA. I reati - soprattutto i furti in casa - sono aumentati anche in Bassa Atesina, specie nei Comuni più vicini a Bolzano. Ecco allora che il Comprensorio ha deciso all’unanimità di dotarsi di un moderno sistema di videosorveglianza, con telecamere all’ingresso e all’uscita dei paesi, ed un server centrale (utilizzabile anche dai carabinieri) che potrebbe essere sistemato ad Egna e ad Appiano. I costi, come spiega il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner, sono di alcune centinaia di migliaia di euro e l’intenzione è quella di avere un dettagliato preventivo della spesa da sostenere nel giro di un paio di mesi.

«Dai dati che ci ha fornito la Prefettura - commenta lo stesso Lanziner - la situazione non è peggiorata più di tanto nell’ultimo semestre. Ma a preoccupare sono i furti in casa. Tra i Comuni che ne hanno subiti di più ci sono Vadena e Bronzolo e la fascia oraria nella quale colpiscono le bande è tra le 17 e le 19».

Finora i 18 paesi della Comunità comprensoriale Oltradige e Bassa Atesina hanno aderito compatti. «Toccherà ai singoli Comuni - prosegue Lanziner - segnalarci i punti critici e i centri più grandi potrebbero volere anche più di due telecamere. Siamo in una fase embrionale del progetto, il cui coordinamento è stato affidato al sindaco di Vadena Beati, ma contiamo di tirare le somme a breve». Grazie alle telecamere la polizia municipale cercherà anche di capire chi non è in regola con l’assicurazione o sta guidando un’auto rubata. Interessanti, come detto, anche i dati forniti ad Egna dal prefetto Elisabetta Margiacchi, che ha incontrato - assieme ai vertici delle forze dell’ordine - i sindaci di tutta la zona. Per quanto concerne la sicurezza - ha spiegato il Prefetto - è emerso che la situazione della comunità Oltradige - Bassa Atesina «non denota particolari criticità rispetto al generale andamento delle fattispecie criminose nel resto della provincia».

La Bassa Atesina, dunque, segue tutto sommato il trend di Bolzano e dintorni.

In particolare, dal raffronto tra i dati del primo semestre 2013 e il primo semestre 2014 emerge, per quanto concerne i principali reati, una diminuzione (-3,7 per cento) del numero complessivo.

In particolare, a fronte di una diminuzione delle lesioni dolose (-3,2%) e dei reati connessi alla microcriminalità - scippi e borseggi (- 30%), si registra, in linea con quanto avviene a livello provinciale e nazionale, un incremento dei furti in abitazione (passati da 65 nel primo semestre 2013 a 98 nel primo semestre 2014) e negli esercizi commerciali (passati da 24 a 31). In sensibile calo, invece, rispetto al 2012, il numero dei delitti legati agli stupefacenti (produzione e spaccio) commessi nel 2013. Siamo passati, infatti, da 42 a 25. «A preoccupare maggiormente - conclude Lanziner - sono i furti in casa. Anche perché viene violata la privacy delle famiglie. E ovviamente questi colpi incidono anche sulla percezione della sicurezza. A breve, grazie anche alle telecamere, contiamo di riuscire a dare davvero una mano alle forze dell’ordine».

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