Teleriscaldamento, 20 milioni dall’Ue

L’investimento di Sel-Ecotherm è di 70 milioni. Risolto il problema espropri, si inizierà a scavare tra due mesi in via Resia


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Sopralluogo, di una nutrita delegazione di consiglieri provinciali, all’inceneritore a Bolzano Sud, che dal 19 maggio (il termine è stato spostato di un’altra settimana su richiesta dell’Ati che lo gestisce) passerà nelle mani di Eco Center. Le novità più interessanti, emerse nell’incontro, sono legate peraltro al teleriscaldament: Sel-Ecotherm, a fronte di un esborso di 70 milioni di euro, ne otterrà almeno 20 dalla Banca europea degli investimenti e tra due mesi si inizierà a scavare in via Resia. Il primo lotto dovrebbe essere ultimato entro il febbraio 2015. La terza novità è data dal fatto che è stata definitivamente risolta la partita degli espropri lungo il tragitto fino al bivio Merano-Mendola.

Le emissioni. A fare gli onori di casa, oltre all’assessore competente per materia Richard Theiner, sono stati i tecnici Gustav Mischì e Valentino Pagani. Durante il periodo di prova - è stato sottolineato - i valori delle emissioni sono stati in media inferiori fino all'85% rispetto alle prescrizioni statali, con qualche sforamento isolato, assorbito nella media del periodo. Se il vecchio impianto, ormai in fase di dismissione, brucia 70 mila tonnellate producendo 28 mila Mwh-anno di energia termica e 22 mila di energia elettrica, il nuovo ne produce rispettivamente 260 mila e 82 mila, con una riduzione di 82 mila tonnellate-anno di CO2.

Espropri e prezzo del calore. Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba dei Verdi hanno chiesto lumi sugli sforamenti e sul bilancio energetico attuale e futuro. Stefano Fattor, presidente di Ecocenter, ha spiegato che grazie a una recente delibera provinciale (che determina il prezzo del calore che Ecocenter cederà ad Ecotherm) è stato ottenuto un finanziamento per il teleriscaldamento e che anche la questione espropri è stata risolta. I consiglieri hanno chiesto informazioni anche sull'interruzione del febbraio scorso: con ogni probabilità - è stato detto - si tratta di un sabotaggio (l’inchiesta della Procura è in dirittura d’arrivo).

No all’import di rifiuti. Walter Blaas dei Freiheitlichen ha voluto saperne di più sulla quantità e qualità dei rifiuti e sulla possibilità che vengano importati da fuori. L’assessore Theiner ha precisato che è escluso dalla legge provinciale in vigore. L'impianto è dimensionato «per fare alle esigenze future ed è strutturato per gestire anche rifiuti molto umidi». Alla domanda di Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) sulla dissipazione del calore è stato assicurato che «viene garantita la riconversione in energia elettrica».

Teleriscaldamento: le cifre. In questo momento nel capoluogo sono 1.200 gli edifici forniti dal teleriscaldamento ma il prossimo anno si conta di allacciare l'ospedale di Bolzano, con una produzione di energia termica sufficiente per 10 mila alloggi e di energia elettrica per 20 mila.

Slitta il passaggio ad Eco Center. L’affidamento della gestione dell’impianto ad Eco Center inizialmente era stato preventivato per fine aprile, ma poi il termine - su richiesta dell’Ati che lo ha costruito - è slittato di un paio di settimane. Ieri, durante il sopralluogo, è stato spiegato ai consiglieri che è stata accordata un’ulteriore proroga di una settimana. «Se tutto dovesse procedere come da programma - ha spiegato il direttore dell’ufficio provinciale rifiuti Giulio Angelucci - Eco Center riuscirà a prendere in consegna l’impianto il 19 maggio».

La delegazione del Consiglio, di cui facevano parte anche Hans Heiss, Elena Artioli, Bernhard Zimmerhofer, Christian Tschurtschenthaler, Josef Noggler, Tamara Oberhofer, Roland Tinkhauser e Sigmar Stocker, ha visitato l'impianto guidata dal direttore dei lavori Michele Carlini, che ha mostrato loro le sedi di scarico, triturazione, compattazione, combustione ed estrazione delle scorie dai rifiuti.

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