BOLZANO

Teleriscaldamento, ecco il mega-boiler a Bolzano Sud

Una torre di 43 metri: sarà uno degli edifici più alti della città Servirà per accumulare l’acqua calda per i momenti di picco


di Davide Pasquali


BOLZANO. Quando l’intero sistema idraulico di distribuzione verrà terminato, nei momenti di picco per servire migliaia e migliaia di famiglie bolzanine il calore prodotto in tempo reale dal teleriscaldamento di sicuro non basterà. Specie in inverno, quando, dalle 6 alle 9 del mattino, tutti avranno acceso il riscaldamento e in concomitanza vorranno magari farsi pure la doccia. In quel dato momento, servirà un’ampia riserva d’acqua calda, da pompare velocemente - ossia a gran pressione - nella rete, per garantire il servizio a tutti gli edifici allacciati alla rete cittadina. Servirà, insomma, un mega boiler.

Proprio ciò che sta costruendo Alperia, la nuova società nata dalla fusione della provinciale Sel e della comunale Aew, sul Lungoisarco destro, oltre il nuovo rione di Casanova, oltre il depuratore, un paio di centinaia di metri a monte del nuovo inceneritore, ma sulla sponda opposta del fiume Isarco.

I lavori sono iniziati nei mesi scorsi, ma soltanto ora si è cominciato a innalzare la struttura portante della torre vera e propria che, in futuro, sarà uno dei simboli di Bolzano. Per un semplice motivo: di base ovoidale, con diametro di quattordici metri, sarà alta ben 43 metri. Diverrà dunque uno degli edifici più elevati della nostra città. Ma, oltre al record in altezza e alla funzione tecnica indispensabile - la torre avrà una capacità di accumulo di 200 Megawatt - il manufatto avrà pure una sua valenza estetica.

Come spiega l’architetto Valentina Bonato, vincitrice del concorso di progettazione della torre indetto da Ecotherm, «l’acqua è il fulcro di questo progetto, come generatrice di energia, potenza e calore; l’acqua come simbolo di movimento, flusso e divenire...»

Si è scelto di trasporre fuori dal contenitore il suo contenuto, renderlo manifesto, quasi monumentalizzarlo. Per questo «la scelta progettuale si è rivolta verso una seconda pelle, che permettesse di valorizzare il contenuto del serbatoio senza interferire con esso». Innumerevoli fori disposti irregolarmente sul cilindro esterno appariranno come bolle d’acqua: «Rispecchieranno il formarsi di bollicine nel processo di riscaldamento. Giochi di luce e di colore completeranno l’opera e permetteranno di dare l’illusione del movimento: l’acqua consiste infatti di innumerevoli minuscole molecole che per motivi fisici sono continuamente in moto». La torre rifletterà la luce diurna (solare) nei modi più svariati: con luce abbagliante, il rivestimento in lastre d’alluminio apparirà quasi argenteo, cangiante; con cielo coperto, il rivestimento luccicherà e vibrerà di gradazioni di colore metallico. Di notte, la torre si animerà di giochi di luce». L’acqua calda e il processo di riscaldamento verranno simbolizzati dalle sfumature cromatiche di vari fasci luminosi, che, proiettati con andamento spiraliforme, scivoleranno verso l’alto. «Così i colori caldi quali rosso, arancione e giallo rappresenteranno l’acqua bollente; l’acqua in fase di riscaldamento verrà simboleggiata con gradazioni fredde come blu e celeste. Sulla sommità i colori tenderanno sempre più al bianco, simbolo del culmine del processo di riscaldamento dell’acqua». Acqua che potrà quindi fluire a scaldare le case della città: «I fasci di luce bianca scenderanno lungo il serbatoio assumendo forza alla base, come una nuvola di vapore, per poi scemare e tornare nell’oscurità». I giochi di luce verranno generati da fari Led Rgb posizionati alla base e alla sommità dell’involucro esterno della torre di accumulo. La scelta dei corpi illuminanti è ricaduta su questo tipo di fari a gestione luce cosiddetta dmx. «Posizionando 16 pezzi alla base e 16 alla sommità nell’intercapedine, puntati verso il cilindro interno, ossia il boiler vero e proprio, l’effetto che si otterrà sarà una illuminazione diffusa e indiretta. Grazie poi alla possibilità di gestione di diversi scenari luce dinamici (luce mossa, non statica, ad esempio una parte del cilindro viene illuminato in blu che si muove, seguita da una fascia rossa o arancione eccetera) praticamente ognuno dei 32 fari potrà essere gestito secondo una coreografia individuale».

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