Tenta di accoltellare carabiniere

Il militare intervenuto per sedare una rissa in via Garibaldi: tre arrestati


Susanna Petrone


BOLZANO. I carabinieri sono dovuti intervenire in via Garibaldi per sedare una rissa tra tunisini. Uno di questi, armato di coltello, ha cercato di colpire un militare. Tre extracomunitari sono stati arrestati per rissa, porto abusivo di armi e resistenza a pubblico ufficiale. A dare l'allarme sono stati alcuni residenti esasperati di via Garibaldi, che martedì sera hanno assistito all'ennesima maxi-rissa tra extracomunitari.

Un gruppo di tunisini aveva iniziato a discutere per futili motivi. La lite è degenerata, tre di loro sono passati dalle parole ai fatti. C'è chi era armato con un coltello a serramanico, chi ha rotto una bottiglia e cercava di ferire i rivali con i cocci, chi, invece, teneva in mano sassi e pietre. Quando sono giunti sul posto i carabinieri, coordinati dal maggiore Alberto Campagnolo, gli stranieri hanno smesso di litigare fra di loro e hanno iniziato a colpire i militari. Sono volati schiaffi e calci, sputi e insulti: un maresciallo è riuscito a scansare all'ultimo istante una coltellata. Fortunatamente non è stato ferito in modo serio.

In manette sono finiti, dunque, Djobi Ayman e Lamri Rochdi, entrambi cittadini tunisini di 22 anni e Ben Hassine Sabeur, di 28 anni. Quest'ultimo, irregolare sul territorio, è noto alle forze dell'ordine: a novembre, infatti, era stato arrestato in pochi giorni due volte. Nel primo caso era finito dietro le sbarre per rapina in concorso: insieme ad una prostituta e ad un connazionale, Sabeur aveva malmenato un cliente della donna, al quale i tre avevano venduto della cenere, spacciandola per cocaina.

La seconda volta è stato arrestato cinque ore dopo il suo rilascio: le forze dell'ordine lo avevano "pizzicato" mentre vendeva dell'eroina ad un noto tossicodipendente in via Garibaldi. I tre uomini, dunque, devono rispondere di rissa, porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Una volta arrivato in caserma, Djobi - di fronte ai soccorritori del 118 - ha iniziato a sbattere la testa contro una porta, riportando ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Lamri, invece, è rimasto ferito durante la rissa. La prognosi per lui è di 5 giorni. Dopo essere stati medicati, i tre tunisini sono stati accompagnati presso il carcere di Bolzano. Domani incontreranno il giudice delle indagini preliminari.

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