Terza media, partiti i nuovi esami 

Niente commissari esterni, il 50% del risultato dipende dal curriculum. Prova Invalsi fatta col pc



BOLZANO. Venerdì è terminata la scuola, e già ieri si è tenuto il primo giorno degli esami, per la precisione quelli di terza media, perché la maturità avrà inizio mercoledì, 20 giugno. Mentre per quest’ultima si tratterà dell’ultimo esame secondo quelli che potremmo definire i vecchi criteri - dal prossimo anno se non tutto molto cambia - alle scuole medie le novità sono arrivate già da quest’anno. Queste le principali tre: assenza di commissari esterni, curriculum dei tre anni passati che conta per il 50 per cento nella valutazione finale, prova Invalsi già tenutasi ad aprile, per la prima volta fatta con il computer.

Prova di italiano, ieri, alle scuole Archimede di via Roen dirette dalla dirigente Marina Degasperi, come in tutte le altre scuole altoatesine. Alla lavagna, una scritta perentoria: esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Tradotto in linguaggio classico, l’esame di terza media, quello che dà accesso alle scuole medie superiori. Inizio ore 8.40, fine ore 12.40, pit stop alle 10.40. La preside Degasperi spiega: «La nostra è la più popolata scuola media della città: sette sezioni, ossia sette terze sotto esame, con 152 alunni. Abbiamo iniziato con la prova di italiano; tutto si è svolto tranquillamente; non c’è stato nessun problema, i nostri ragazzi sono preparati». Per la prima volta, quest’anno, niente commissari esterni. Fino all’anno scorso, precisa la dirigente, il presidente di commissione era un membro esterno. «Ci siamo stati spesso anche noi, non è che mettessimo più di tanta agitazione». Epperò, tutte facce note in commissione mette il cuore tranquillo. Alle Archimede si andrà avanti fino al 30 giugno sera, ultimo giorno utile. Si dovrà fare così perché l’insegnante di religione, uno unico, deve essere presente a tutte le prove orali. E con 152 esaminandi...

Nei prossimi giorni tocca a matematica, tedesco, inglese. «La prova Invalsi invece è già stata fatta, ad aprile. Serviva per essere ammessi all’esame; si tratta di una sorta di semaforo verde». Alle archimede quest’anno 11 bocciati su 400 alunni. La quota di non ammessi all’esame, tre in tutto, risulta assai bassa. «Cerchiamo di fermarli in prima, piuttosto che non in terza». La prova orale, quest’anno, si strutturerà maggiormente sulle competenze che non sulle nozioni. Ulteriore aspetto interessante, e tranquillizzante per chi nel tempo ha fatto il suo dovere, è la costruzione della valutazione finale. Un tempo si faceva la media fra sette prove: ammissione, cinque scritti e orale. «Adesso, invece, il percorso dei ragazzi per tutti e tre gli anni della secondaria di primo grado avrà un peso importante: il 50% della valutazione finale». Un bene. Dal punto di vista della dirigente Degasperi, un percorso corretto, «perché magari un ragazzo o una ragazza all’esame si agitano e non rendono come ci sarebbe da attendersi da loro». Ma c’è anche il rovescio della medaglia: «Qualcuno all’esame potrebbe pure avere un colpo di fortuna». Ma non potrà raddrizzare più di tanto la sua carriera scolastica degli ultimi tre anni. Insomma, una prova più corretta, nella quale vengono premiate la competenza e la regolarità nei risultati ottenuti.

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