Test sierologici in Val Venosta L’1,5% già a contatto col virus 

Mappatura e andamento della pandemia. L’indagine è iniziata da due settimane e sono oltre 770 gli abitanti che hanno partecipato allo studio mentre altre 50 persone hanno fissato l’appuntamento. Tamponi: 1 solo positivo



Bolzano. Eurac research ed asl sono partiti con uno studio congiunto per determinare gli effetti che il covid ha avuto sulla popolazione dell’alto adige.

Nel mirino adesso c’è la val venosta che ha registrato pochi casi e dalle analisi dei primi test sierologici emerge come in valle le persone venute a contatto col virus siano dall’1 all’1 ,5% della popolazione, molte di più di quelle rilevate nel periodo caldo dell’epidemia. il dato preciso sulla prevalenza del virus in valle potrà essere calcolato solo alla fine dello studio, a inizio settembre.

Per quanto riguarda i tamponi, al momento i ricercatori hanno avuto notizia di un solo risultato positivo.

Grazie a questo tipo di indagini sarà possibile tracciare e mappare l’andamento della pandemia in alto adige per registrare e determinare lo stato di infezione e di immunità della popolazione e ancora le caratteristiche cliniche dell'infezione unita ai possibili fattori di rischio.

In venosta oltre il 55% del campione di chi deve sottoporsi al test (si va avanti fino al 28 agosto) è già stato reclutato. al momento - ricordiamo che l’indagine è iniziata da due settimane - oltre 770 venostani hanno partecipato allo studio mentre altre 50 persone hanno fissato l’appuntamento. numeri importanti con gli abitanti che si confermano validi partner per la ricerca sulla salute a livello locale. per massimizzare la rappresentatività dei risultati è comunque necessaria la partecipazione di quante più persone possibile. dalle analisi dei primi test sierologici - come detto - emerge che in venosta le persone venute a contatto col virus sono tra l’1 e l’1.5% della popolazione molte di più di quelle rilevate nel periodo caldo dell’epidemia. per quanto riguarda i tamponi - che si effettuano in caso di sierologico positivo - al momento i ricercatori hanno avuto notizia di un solo risultato positivo. cristian pattaro, responsabile dello studio di eurac research dice che «è importante sottolineare che la gestione di questi casi compete all’asl che contatta il partecipante appena dispone del risultato e lo segue». gli esami si svolgono all’ospedale di silandro. «le prenotazioni sono aumentate con il passare dei giorni e questo ci fa ben sperare. purtroppo ci siamo resi conto che gli inviti agli abitanti dei primi comuni coinvolti – silandro, laces, martello e senales – sono arrivati con troppo poco anticipo. ci dispiace per questo disguido ma c’è tempo per recuperare. chi ha ricevuto un invito e non ha ancora partecipato allo studio può chiedere informazioni e fissare un appuntamento chiamando il numero 0471 055502».

Tutto il personale di eurac research coinvolto nello studio si è sottoposto al tampone e al test sierologico.

Irene lunger, collaboratrice dell’istituto di biomedicina dice di aver atteso il risultato con un po’ di apprensione «quando è arrivato mi sono sentita sollevata, pensando anche a chi mi sta intorno». nelle scorse due settimane è iniziata anche la fase di screening tramite i questionari. sono stati inviati a 19 mila persone.

La raccolta è iniziata molto bene, al ritmo di 120 questionari al giorno.

Per i ricercatori è importante che le persone li compilino per rilevare gli effetti sulla salute prima di nuovi sintomi o di nuovi possibili casi in autunno. questa parte dello studio prevede che i partecipanti e i loro familiari compilino un questionario online di 15 domande e che lo aggiornino ogni mese relativamente a nuovi sintomi e a contatti con persone positive. questo approccio permetterà un monitoraggio costante della presenza del virus in venosta.















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