Tommasini al ministro: polo bibliotecario, ci aiuti 

Oggi Bonisoli (M5S, titolare del dicastero della Cultura) visita l’ex Pascoli L’assessore: «Ci dia una mano a sbloccare la situazione Condotte»



BOLZANO. Per lui le vecchie Pascoli saranno riaperte. Lui è il ministro della Cultura Alberto Bonisoli, bocconiano, un profilo manageriale tra moda e design. Il quale ha detto, a proposito dei cinepanettoni, «dobbiamo riscoprire una libertà nel scegliere il tipo di cultura che vogliamo». Oggi, intorno a mezzogiorno, entrerà nelle sale e nelle aule e salirà le vecchie scalinate moderniste, probabilmente per verificare lo stato di conservazione ma anche l'estetica. È stato il M5S bolzanino a volere che il «loro ministro» facesse una tappa in corso Libertà durante la sua breve visita elettorale qui. «Cercheremo di fargli notare anche il valore della struttura, sia in termini storici che architettonici come esempio del razionalismo bolzanino» dice Maria Teresa Fortini la quale da mesi sta portando avanti la sua battaglia per la conservazione. Naturalmente oggi sarà il polo bibliotecario ad essere nel mirino. E a questo proposito il ministro riceverà anche una lettera. Gliela scriverà, a nome della Provincia, il vicepresidente Tommasini: «Invece di farci gettare al vento tutto quello che è stato fatto fino ad oggi - scrive Tommasini al ministro -, tra idee, progetti e concorsi, ci aiuti, caro Ministro, a sbloccare la situazione con Condotte e a far partire il cantiere». È la crisi del grande gruppo infrastrutturale, infatti, ad aver bloccato l'agenda costruttiva. In sostanza, si cercherà di far capire a Bonisoli che l'operazione polo è virtuosa e tiene conto di un paio di elementi che, secondo la Provincia, potrebbero sfuggire in questa temperie elettorale. Li anticipa Tommasini: «Ci sarebbero concreti rischi di pagare altissime penali, ad esempio, annullando tutto il percorso. E poi resta comunque da risolvere il problema della biblioteca Civica che ha lo sfratto, visto che è in affitto, e locali e depositi in condizioni non degne di una grande città e della sua cultura». E poi un ulteriore rischio: che la Tessman (la quale troverebbe posto nel polo accanto alla Civica e alla Claudia Augusta nel polo trilingue) si faccia la nuova biblioteca «lasciando a piedi gli italiani». Il M5S, e la Fortini in particolare, vanno però da un'altra parte: primo, salvaguardare e riqualificare le vecchie Pascoli; secondo, farle diventare un polo museale "ospitando la mummia del Similaun e anche una sorta di palcoscenico della Bolzano razionalista" insiste Maria Teresa Fortini. (p.ca.)















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