Trattative sulla giunta: i verdi danno l'ultimatum al sindaco

I Verdi rifiutano la proposta del sindaco: se Patrizia Trincanato dovrà essere assessore alla cultura, allora abbia anche le competenze sui giovani, previste per Mauro Randi (Pd). E, ribadiscono, "no allo strapotere dell’asse Pd-Svp. Aspettiamo ancora la motivazione che porta il sindaco a togliere a Patrizia Trincanato l’assessorato al sociale, che ha condotto per 5 anni con grande competenza e successo elettorale"



BOLZANO. I Verdi rifiutano la proposta del sindaco: se Patrizia Trincanato dovrà essere assessore alla cultura, allora abbia anche le competenze sui giovani, previste per Mauro Randi (Pd). E, ribadiscono, «no allo strapotere dell’asse Pd-Svp».
La Svp ha fretta di chiudere. Questa sera il coordinamento cittadino si riunirà per decidere chi affiancherà in giunta il vicesindaco Klaus Ladinser tra Luis Walcher e Judith Kofler Peintner. Stefano Pagani, che sabato ha abbandonato la riunione con Spagnolli prospettando l’uscita dei socialisti dalla maggioranza, ieri rilanciava: «Giunta a 9». Ma la Svp, che così avrebbe ancora solo 2 assessori, non cederà mai: o 7-8 o 11 (e 3 assessori).
Ieri pomeriggio si sono incontrati gli ex ecosociali, più Idv e radicali. Dalla riunione la volontà di viaggiare uniti nella battaglia per le ragioni dei partiti più piccoli, contro lo strapotere di Pd e Svp. «Non diciamo nulla, ma domani (oggi, ndr) con il sindaco faremo valere le nostre ragioni», all’unisono i partecipanti all’incontro.
Il possibile coinvolgimento dell’Udc in maggioranza annunciato da Spagnolli, con la proposta di presidenza del consiglio comunale a Sandro Repetto (e la conferma di Silvano Baratta nel cda dell’A22) resta uno dei punti più controversi. A questo va aggiunta l’Unione per Bolzano, che ha eletto Paolo Berloffa, cui andrebbe la presidenza di una commissione.
I Verdi alzano i toni. «Abbiamo aspettato anche troppo», spiega la co-portavoce e consigliera comunale Brigitte Foppa. Nel testo firmato da Brigitte Foppa, Patrizia Trincanato e Rudi Benedikter si legge: «Noi Verdi siamo stati i primi sostenitori di Spagnolli e abbiamo condotto una campagna elettorale leale e coerente. Esigiamo che questo venga riconosciuto, al pari del lavoro svolto nella scorsa legislatura dalla nostra assessora e dai nostri consiglieri». Così il documento: «Condividiamo la scelta di accorciare la giunta nel segno di un governo più snello ed efficace della città. Aspettiamo ancora la motivazione che porta il sindaco a togliere a Patrizia Trincanato l’assessorato al sociale, che ha condotto per 5 anni con grande competenza e successo elettorale. Non accettiamo la proposta del sindaco di assegnare ai Verdi l’assessorato alla cultura senza che questo comprenda anche la competenza sui siovani. Non siamo interessati a gestire, insieme alla cultura, l’anagrafe, come ha proposto il sindaco. Le due competenze non c’entrano l’una con l’altra e siamo assolutamente lontani da una logica di accumulazione “matematica” di poteri». E ancora: «Pretendiamo un assessorato organico che ci permetta di lavorare bene. Non accettiamo lo spostamento di poteri sull’asse Pd-Svp come si sta delineando. Vediamo il nostro compito nel vigilare sugli aspetti ecologici, sociali e di tutela del territorio e siamo assolutamente preoccupati dello strapotere che si vuole assegnare a Svp-Pd, specie in ambito urbanistico e di lavori pubblici. Che questo strapotere si rifletta poi anche sulle cariche istituzionali è ugualmente inaccettabile».
«Un esecutivo - secondo i Verdi - che pende sull’asse Pd-Svp esige un controbilanciamento istituzionale e proponiamo quindi con forza di assegnare la presidenza del consiglio alle forze dell’area eco-sociale. Non accettiamo le concessioni del sindaco alle formazioni del Centro che in fase preelettorale hanno scelto di non appoggiarlo e che ora verrebbero addirittura premiati per questo».

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