Treni sempre fermi, ore decisive

Bolzano. Ad essere decisive saranno le prossime ore. L’Alto Adige non è ancora fuori dal tunnel, i fronti aperti per ripristinare una situazione di quasi normalità sono ancora diversi ma molto...



Bolzano. Ad essere decisive saranno le prossime ore. L’Alto Adige non è ancora fuori dal tunnel, i fronti aperti per ripristinare una situazione di quasi normalità sono ancora diversi ma molto - secondo la protezione civile - dipenderà dal meteo delle prossime ore. La notte appena trascorsa e la mattinata odierna diranno se si potrà proseguire negli interventi di ripristino o se si sarà obbligati ad un mezzo passo indietro. La protezione civile resta in stato di preallarme per lo meno sino a quest’oggi a mezzogiorno. I meteorologi provinciali, che sino ad oggi si sono dimostrati assolutamente affidabili e precisi, hanno annunciato nuove precipitazioni a partire dalla notte con il limite delle nevicate sui 500 metri di quota. Per fortuna non è prevista una precipitazione abbondante ma le previsioni indicano 20 centimetri di fresca con pioggia sul fondovalle. «Che ci siano nuove precipitazioni non ci sono dubbi - afferma Florian Alber, comandante dei vigili del fuoco - il problema è quali saranno le conseguenze perchè potrebbero essere necessari ulteriori interventi e potrebbe aumentare il pericolo di valanghe. Se avremo ulteriori problemi verrà mantenuto il livello di preallarme anche per tutta la giornata odierna. Se invece avremo assorbito bene questa ulteriore nevicata oggi scenderemo a livello di attenzione». La valutazione del comandante Alber è chiara: se l’ulteriore nevicata non creerà problemi l’Alto Adige dovrebbe uscire abbastanza rapidamente dall’emergenza anche se restano ovviamente da programmare gli interventi nelle zone più critiche.

A Bolzano i masi del Colle costituiscono una delle ferite aperte. Al momento la zona è raggiungibile solo grazie alla strada che sale da Laives. La strada che sale da Bolzano è invece danneggiata seriamente a seguito di smottamenti che hanno “mangiato” parte della carreggiata. L’intervento di ripristino non sarà dei più semplici e dei più rapidi. I disagi per tutti gli abitanti della zona sono rilevanti anche perchè al momento è bloccata anche la funivia la cui stazione a valle è stata allagata la prima notte dell’emergenza. Attualmente i problemi maggiori riguardano il fronte della mobilità e dei servizi.

Diverse le strade secondarie e provinciali ancora interrotte a seguito della caduta di alberi. Ieri sono state registrate alcune valanghe al Brennero, in val di Fleres, in val Senales ed in val Pusteria. Il servizio geologico della Provincia di Bolzano ha intanto confermato la criticità della situazione venutasi a creare lungo la linea ferroviaria del Brennero che resta interrotta lungo i binari che costeggiano viale Trento. Per tutta la giornata di ieri si è provveduto a pulire il più possibile il costone del monte Virgolo che sovrasta la ferrovia ma la frana risulta ancora in movimento e per la messa in sicurezza di tutto il fronte saranno necessari diversi giorni con tutte le conseguenze del caso posto che quella del Brennero è una linea di collegamento internazionale. Lo smottamento di viale Trento rende impossibile l’arrivo in stazione anche dei treni da Merano, che arrivano e partono da ponte Adige. Spostarsi in treno è ancora difficile. La linea della val Venosta è stata riaperta ma risulta interrotta nel tratto compreso tra Tel e Merano a causa della caduta di un albero sui binari . Chiusa sino a domani la linea della val Pusteria.













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