Trenta sacchi di rifiuti raccolti tra corsa e flessioni 

L’iniziativa lanciata dall’associazione Ploggers assieme a Comune e Seab L’assessora Lorenzini: «Così si sensibilizzano i cittadini al rispetto dell’ambiente»



BOLZANO. Trenta sacchi di immondizie raccolti in meno di due ore. È il bilancio dell’iniziativa, promossa ieri in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, dall’associazione “Ploggers di Bolzano”, con il sostegno di Seab e del Comune. All’invito hanno risposto una trentina di bolzanini che hanno partecipato ad una corsa di “plogging”. Per l’Italia è una cosa nuova o quasi, mentre in Svezia ha già tanti adepti. Il “plogging”, nato appunto in Svezia, riunisce in sé le due parole “jogging” e “plocka” che in svedese significa “raccogliere”. La “filosofia” è semplice: interrompere la corsa o camminata con piegamenti e stretching fa bene al corpo e raccogliere contemporaneamente i rifiuti da terra aiuta l’ambiente. Chiunque può partecipare, correndo o camminando, e raccogliendo i rifiuti abbandonati per strada.

Alla corsa, partita da piazza Bersaglio (quartiere Oltrisarco-Aslago), hanno partecipato giovani e meno giovani, sportivi e non, che correndo o camminando hanno raccolto i rifiuti abbandonati per terra nelle strade e nei parchi di Bolzano. In questo modo sono stati riempiti più di 30 sacchi in meno di due ore. I sacchi sono stati poi raccolti dai collaboratori Seab.

Anche Maria Laura Lorenzini, assessora all’ambiente del Comune di Bolzano, ha partecipato all’iniziativa: «Abbiamo trovato di tutto: dai mozziconi di sigarette ai diversi tipi di imballaggi. Queste iniziative in città sono molto importanti e servono a dare l’esempio anche a chi non partecipa, sensibilizzando i cittadini ad un maggior rispetto dell’ambiente in cui viviamo».

Soddisfatto dell’alta partecipazione anche l’organizzatore dell’evento, Papa Dame Diop, 50 anni, italiano di origine senegalese: «Ho iniziato da solo a fare questa attività. Poi si sono aggiunti alcuni amici e colleghi di lavoro. Adesso, anche grazie al sostegno del Comune, di Seab e dell’Iveco, dove lavoro, siamo arrivati a un bel numero di partecipanti. Mi piace in particolare il fatto che siamo riusciti a coinvolgere anche alcuni profughi e richiedenti asilo in questa azione».

Papa Dame Diop si è appassionato al “plogging” un anno fa quando si è trovato con un polso rotto.

«L’unica cosa che potevo fare - racconta - era correre. Ma correre e basta mi annoiava. E poi ero stufo della routine, del ritmo monotono lavoro-casa. Volevo fare qualcosa anche per la mia città, Bolzano. Qualcosa di concreto. Ho avuto tanto dall’Italia, sentivo di dover ricambiare in qualche modo. È così che una mattina sono uscito di casa in viale Europa con dei sacchetti neri in mano, di quelli per l’immondizia. Ho iniziato a raccogliere tutti i rifiuti che trovavo per strada. Plastica, cartacce, lattine. Prima lungo i marciapiedi, poi sul Talvera per la classica sgambata sui prati. E ogni volta che mi fermavo a raccattare immondizia, facevo anche degli esercizi: un paio di flessioni, addominali, allungamenti, e via così».

Papa Dame Diop ha fatto subito proseliti, al punto che adesso, due volte al mese, si ritrovano in 50 ed hanno dato vita all’associazione “ploggers di Bolzano”.

Per seguire le attività dell’associazione e per rimanere informato sulle prossime corse, si consiglia di visitare la loro pagina facebook: www.facebook.com/ploggersdibolzano.bz/.

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